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Bring The Food per il personale medico e non solo

9 Aprile 2020

Grazie alla collaborazione fra il Comune di Fidenza, FBK e i ristoratori locali, l'app Bring The Food è stata adattata a favore del personale medico dell'ospedale di Vaio e non solo

Da Fidenza, cuore pulsante della Food Valley di Parma, emblema del Made in Italy, una piccola grande lezione di resilienza e innovazione nella pubblica amministrazione, per guardare oltre la crisi da coronavirus.

Bring The Food è una applicazione web sviluppata in FBK dal gruppo di lavoro ICT4Good guidato da Adolfo Villafiorita. L’app semplifica il recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari e genera i documenti per fruire dei benefici fiscali previsti dalla Legge 166/2016 (Legge Gadda). Nel 2019 ha aiutato a recuperare e distribuire ai bisognosi 2.209.195 porzioni di alimenti da 150g.

Nei giorni scorsi una sua personalizzazione è stata realizzata per rispondere a una esigenza espressa dalla città di Fidenza. L’approdo nasce dall’incontro tra Franco Amigoni, Assessore comunale allo Sviluppo Economico e all’Innovazione, i ricercatori FBK e la generosità di Alberto Campanini, imprenditore fidentino che il 15 febbraio scorso ha lanciato il ristorante Gustincanto nel quartiere artigianale La Bionda, nuovo tassello di una strategia più ampia di rigenerazione urbana.

Ogni giorno, con la disintermediazione della web app, il meglio della ristorazione locale prepara al momento tra 150 e 170 monoporzioni che vengono raccolte e distribuite al personale dell’ospedale di Vaio, della Pubblica Assistenza, della Croce Rossa, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri.

Attorno alla app e ai ristoratori si muovono diversi attori coinvolti:

  • i volontari (al momento 5) come cinghia di trasmissione di raccolta e distribuzione dei pasti,
  • i fornitori di contenitori per alimenti (tutto a titolo gratuito),
  • i beneficiari, legati ai macro-temi della salute e dell’ordine pubblico. Quelli legati alla salute li forniscono i volontari, quelli legati all’ordine pubblico ritirano autonomamente i pasti.

La soluzione tecnologica è un cardine che facilita un più ampio processo di innovazione sociale.

Da un punto di vista tecnico, i cuochi si sono messi a disposizione con spirito volontaristico e hanno imparato in tempo zero a usare la app. Come per i docenti in tutta Italia alle prese con la formazione a distanza per necessità, anche in questa piccola grande storia la crisi da Covid19 ha accelerato la digitalizzazione e rigenerato le relazioni sociali messe a dura prova.

Riguardo agli adempimenti necessari, il fisco richiede che ci sia una trasparenza nel dono. La situazione originaria della app, pensata per le eccedenze alimentari, è stata dunque ripensata per la versione fidentina, dove esistono preparazioni dedicate, e acquisto di materie prime ad hoc. Occorre applicare quindi due leggi diverse, e due modalità diverse di rendicontazione.

Al momento sono stati distribuiti 1500 pasti; continuando con questo ritmo a fine mese saranno 5mila; per Pasqua e Pasquetta, in via eccezionale, il sistema, ormai rodato, fornirà i pasti anche alla locale Caritas, per permettere alla cuoca di riposare e garantire un momento speciale agli assistiti.

Il contributo di FBK potrà essere tradotto in una fase successiva nel perfezionamento di una app che possa essere fungibile sia per le eccedenze alimentari che per la donazione dei pasti. Le eccedenze dovrebbero diventare via via il nuovo baricentro. Oggi il sistema è relativamente semplice, ma nel momento in cui interverranno altri attori delle due filiere diventerà determinante ridurre al minimo il lavoro dietro le quinte, che oggi è importante.

Il bisogno aguzza l’ingegno. In questo momento di inevitabile reinvenzione andare oltre l’emergenza non è impossibile. Questa collaborazione dimostra proprio come dalla solidarietà si possano costruire nuove opportunità per guardare da subito con maggiore fiducia al presente e al futuro.


In copertina: Fidenza-Town-Hall-Garibaldi-Obelisk-2012 (CC BY-SA 3.0)


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