For a Human-Centered AI

Intelligenza artificiale e design: un binomio vincente

4 Giugno 2018

Grazie a un accordo tra FBK e l'Istituto Artigianelli, due giovani studenti universitari alumni di WebValley sono alla guida di gruppi di lavoro composti da studenti delle scuole superiori, con l'obiettivo di realizzare progetti che coniugano arte e tecnologia

Si rafforza il legame tra FBK e l’Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento, che hanno siglato un accordo di collaborazione che punta a sviluppare un nuovo modo di portare i giovani nel mondo dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo è duplice: sfruttare la ricerca FBK nel settore dell’intelligenza artificiale per creare nuove opportunità professionali nel settore del design innovativo e, a partire dal format di successo di WebValley, sperimentare una didattica bottom-up in cui studenti universitari di talento sono i coordinatori di gruppi di lavoro composti da studenti delle scuole superiori o di corsi professionali di grafica e design. Il progetto è stato presentato lo scorso 24 maggio presso lo stesso istituto Artigianelli, alla presenza del presidente di FBK Francesco Profumo.

Gli studenti universitari coinvolti nel progetto sono Francesco Ballerin e Alessia Marcolini, entrambi alumni dell’edizione 2016 di WebValley, che gestiscono i laboratori con gli studenti delle scuole. Nel corso dell’evento, i due giovani hanno illustrato in particolare l’avvio di due progetti: “Fruitipy”, che punta a realizzare un sensore low-cost per la stima della maturazione e della qualità della frutta, e “Reti neurali e creatività”, che grazie a una vera e propria fusione tra intelligenza artificiale e design ha portato alla realizzazione di un sensore interattivo e multi-sensoriale.

Il progetto è coordinato da Giuseppe Jurman (FBK-MPBA), Claudia Dolci (unità Ricerca e innovazione per la scuola) e dal dirigente dell’istituto Artigianelli Erik Gadotti, con il supporto scientifico di Cesare Furlanello, Marco Cristoforetti e Valerio Maggio di FBK-MPBA e di Leonardo Lizzi dell’Università di Nizza.


Autore/i