L’uomo è una tecnologia esponenziale?
L’essere umano ha impiegato milioni di anni per scoprire il fuoco e solamente 70 anni per passare dall’aereo dei fratelli Wright all’Apollo 11. Come mai? In questo articolo cercheremo di analizzare alcuni fattori che hanno contribuito all’accelerazione umana degli ultimi secoli
Scritto da Tommaso Spezzacatena
In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un‘importante crescita dell’innovazione e della ricerca. Questa tendenza può essere confermata analizzando il continuo trend positivo di nuovi brevetti depositati. La nascita e lo sviluppo di queste innovazioni sta completamente rivoluzionando la nostra quotidianità.
Per darvi un’idea della velocità di questo processo innovativo basti pensare che il primo Iphone è stato lanciato negli USA nel 2007 e prima di allora pochissimi potevano vantare una connessione internet sul cellulare. Oppure che Facebook è stato lanciato per scopi commerciali solo nel 2004 e 11 anni dopo aveva già raggiunto il miliardo di utenti e anche Airbnb nacque in quegli anni. L’elenco è potenzialmente infinito. È necessario fermarsi un attimo per accorgersi a quale velocità le cose stiano evolvendo.
Ma come mai l’uomo ha cominciato a correre a questo ritmo? Per rispondere a queste domande possiamo provare a immaginare l’uomo come se fosse una tecnologia esponenziale, che negli ultimi secoli ha trovato un metodo che gli abbia permesso di crescere e migliorarsi sempre più velocemente. Infatti, se consideriamo che dalla comparsa dell’uomo sapiens sulla terra circa 200/300 mila anni fa alla scoperta della ruota, avvenuta intorno al 3500 a. C., siano passati all’incirca 244 mila anni e che invece dalla scoperta della ruota alla motorizzazione di massa ne siano bastati all’incirca 5400, forse significa che qualcosa di straordinario debba essere successo anche all’uomo stesso.