Piccola e media impresa, produttività e automazione cognitiva
Resta FBK: “In periodi di rapida evoluzione tecnologica, indispensabile la collaborazione fra PMI e centri di ricerca e sviluppo”.
Nella suggestiva cornice del Castello del Buonconsiglio, nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento, si è svolto il panel, moderato dal giornalista Pierangelo Soldavini, “Piccola e Media Impresa, Produttività e Automazione Cognitiva”, che ha visto fra i protagonisti Ferruccio Resta, Presidente della Fondazione Bruno Kessler, Giulia Baccarin, CEO & Co-Founder MIPU Predictive Hub, Antonio Calabrò, Presidente, Museimpresa e Fondazione Assolombarda, Giusella Finocchiaro, Università di Bologna, e Marco Taisch, Politecnico di Milano.
Il dibattito ha evidenziato come, in un contesto di rapida evoluzione tecnologica, l’innovazione sia cruciale per la competitività delle imprese. La collaborazione con centri di ricerca e trasferimento tecnologico, come la Fondazione Bruno Kessler (FBK), si rivela pertanto strategica per accedere a competenze specialistiche e soluzioni all’avanguardia, facilitando l’adozione di tecnologie dirompenti come l’Intelligenza Artificiale, l’Internet of Things e i Big Data. L’integrazione organica di questi strumenti nei processi aziendali rappresenta un fattore chiave per il successo, offrendo alle imprese un vantaggio competitivo e nuove opportunità di crescita.
Tuttavia, in un contesto internazionale sempre più competitivo, dove nessun attore può vincere da solo, diventa essenziale la nascita di ecosistemi collaborativi che richiedono una stretta sinergia tra istituzioni pubbliche, mondo accademico e imprese.
“Per rimanere attrattive sul mercato, devono essere costantemente impegnate in un processo di miglioramento continuo e di innovazione. In periodi di forti discontinuità tecnologiche, come quello attuale, la collaborazione con centri di sviluppo e trasferimento tecnologico diventa indispensabile. Grazie alle loro competenze specialistiche, questi centri si pongono come obiettivo di presidiare le tecnologie e fornire soluzioni concrete alle imprese – ha affermato Ferruccio Resta, Presidente FBK – A livello internazionale, la competizione è sempre più elevata e non può essere vinta da un singolo attore. Per questo motivo, stanno emergendo veri e propri ecosistemi attrattivi che richiedono una stretta cooperazione tra istituzioni pubbliche, mondo accademico e imprese».
Il panel si è aperto approfondendo la distinzione tra media e piccola impresa, evidenziando come le prime siano generalmente più pronte per il trasferimento tecnologico, mentre le seconde, spesso legate all’artigianato, richiedano un approccio differente. Le startup, invece, pur essendo parte dell’ecosistema dell’innovazione, sono escluse da questa distinzione poiché l’innovazione è intrinseca nel loro DNA fin dalla nascita, con esigenze focalizzate principalmente sui finanziamenti.
Le imprese italiane, forti di una lunga tradizione di innovazione, sono consapevoli dell’importanza di un processo di miglioramento continuo per rimanere competitive. Tuttavia, in periodi di discontinuità tecnologiche significative, come quelle portate dal digitale, è essenziale promuovere una cultura d’impresa aperta al cambiamento. In questi contesti, il collegamento con centri di sviluppo e trasferimento tecnologico diventa cruciale. Questi centri hanno la missione di monitorare le tecnologie e fornire soluzioni innovative.
“È per questo che FBK ha inserito l’impresa come uno dei pilastri fondamentali nel proprio piano strategico. Questo impegno si concretizza attraverso accordi strategici pluriennali, laboratori congiunti e la promozione dell’innovazione tramite la creazione di nuove imprese” ha concluso il Presidente FBK Resta.