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Premio AIIC a Simona Anzivino della FBK

15 Maggio 2018

Ingegnere clinico biomedico si è aggiudicata il premio per il miglior lavoro sulla valutazione delle tecnologie sanitarie al 18° convegno nazionale della Associazione Italiana di Ingegneria Clinica

Simona Anzivino (progetto IRCS-HTA Fondazione Bruno Kessler), ingegnere clinico biomedico, si è aggiudicata il premio per il miglior lavoro sulla valutazione delle tecnologie sanitarie al 18° convegno nazionale della Associazione Italiana di Ingegneria Clinica (AIIC). La sfida quest’anno era agguerrita: dei circa 200 lavori presentati, solo 24 sono stati ammessi alla presentazione orale alla conferenza (Roma, 10-12 Maggio) al Palazzo dei Congressi dell’EUR e infine premiati nelle diverse categorie.

E’ questo un risultato importante che certifica la centralità della valutazione delle tecnologie sanitarie nella produzione di innovazione per la sanità. Il lavoro partendo dagli obiettivi del progetto europeo UNCAP, acronimo di “Cura onnipresente e interoperabile per l’invecchiamento delle persone” (Ubiquitos iNteroperable Care for Ageing People), ha introdotto il concetto di HTA by design.  Si tratta di introdurre l’applicazione dei principi della HTA (Health Technology Assesment –Valutazione delle tecnologie Sanitarie) fin dalle fasi di ideazione del processo di ricerca e sviluppo di ogni nuova tecnologia. E’ questo un cambio di passo fondamentale che consente lo sviluppo di tecnologie per la sanità già in linea con le richieste del servizio sanitario senza dispersione di risorse e massimizzando gli obiettivi di salute.

Le nuove sfide della medicina richiedono infatti maggiore attenzione alla definizione di innovazione e valore in sanità. Ottenere esiti di salute positivi in modo sostenibile e superare le diseguaglianze di salute ingiustificate sono due dei principali obiettivi di ogni sistema sanitario che abbracci la sfida dell’assistenza sanitaria basata sul valore. Così, anche nella proposizione di innovazione tecnologica è oggi importante rapportarsi a questa sfida e accompagnare lo sviluppo dell’innovazione con una accurata valutazione dei costi, dei benefici, della sicurezza, dell’efficacia e dell’impatto sociale che la nuova tecnologia potrà portare al Sistema Salute.

Il progetto europeo UNCAP, che ha coinvolto 23 partner di 9 paesi Europei (Italia, Regno Unito, Slovenia, Romania, Grecia, Germania, Spagna, Svezia e Macedonia) ha sviluppato un’infrastruttura ICT aperta e modulabile progettata per aiutare gli anziani (compresi quelli con lievi deficit cognitivi) a vivere in modo indipendente. L’infrastruttura UNCAP attraverso l’introduzione di un ecosistema di biosensori e soluzioni di localizzazione indoor e outdoor consente di monitorare continuamente lo stato dell’utente (fisico e cognitivo), e anche la creazione di una gamma di nuovi servizi concepiti per incoraggiare stili di vita più sani e un processo di invecchiamento più attivo. Il progetto, aveva una forte connotazione territoriale, era infatti coordinato dall’azienda trentina Trilogis e vedeva la partecipazione dell’Università di Trento, della Fondazione Bruno Kessler dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e dell’azienda informatica SocialIt.

Il premio suggella questo impegno e conferma ancora di più il ruolo trainante della comunità di ricerca e sviluppo trentina nel settore delle tecnologie digitali per la salute e della HTA.


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