For a Human-Centered AI

WebValley compie 18 anni

11 Luglio 2018

Quest'anno i giovani partecipanti hanno lavorato a un progetto di intelligenza artificiale per la diagnosi dei tumori cerebrali in collaborazione con l'Ospedale Bambino Gesù

“Mi aspettavo soprattutto competizione e invece ho trovato grande collaborazione”. Questo il parere di Eugenio Tampieri, 18 anni, sull’esperienza di WebValley 2018, la scuola estiva internazionale di Data Science che dal 2001 FBK dedica ai giovani appassionati di ricerca.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giulia Morelli, studentessa che ha partecipato con lui all’edizione di quest’anno: “Prima di partire pensavo sarebbe stata un’esperienza tecnica e invece è stata soprattutto umana. WebValley mi ha insegnato in particolare a sapermi rapportare con gli altri, a lavorare in gruppo, ad accogliere pareri diversi dai miei”.

Con gli altri componenti del team i ragazzi hanno presentato la propria esperienza venerdì 6 luglio nella Sala Conferenze di Casa de’ Gentili a Sanzeno (Trento). All’edizione 2018 hanno partecipato in tutto 8 ragazze e 10 ragazzi tra i 17 e i 19 anni provenienti dall’Italia (7 dal Trentino e 7 da fuori provincia) e dagli Stati Uniti (questi ultimi selezionati fra i finalisti del Premio INTEL ISEF, la convention mondiale dei concorsi per i giovani ricercatori). Ad affiancarli ricercatori e tutor che li hanno seguiti durante le tre settimane di attività in Val di Non, svolte in un laboratorio allestito per l’occasione e ospitato nella scuola elementare di Casez.

“I nostri ragazzi”, ha spiegato il responsabile del progetto, Cesare Furlanello “hanno lavorato a uno strumento di intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi di tumori cerebrali in situazioni particolarmente gravi che vengono studiati al Bambino Gesù di Roma, il principale ospedale pedriatico italiano. Un’operazione molto ambiziosa ma i ragazzi sono stati bravissimi e sono perfetti per questo nuovo mondo in cui si lavora in modo trasversale fra diverse discipline scientifiche”.

“WebValley”, ha sottolineato il presidente della Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo, “è un’esperienza unica per ragazzi che vogliono mettersi in gioco come veri ricercatori. Non si tratta tanto di un corso di formazione tradizionale, ma di un avviamento alla ricerca su temi attuali e multidisciplinari, guidato dai ricercatori della Fondazione e da loro colleghi esperti a livello internazionale. Abbiamo oltre 350 alumni delle edizioni passate e molti di loro si sono avviati alla ricerca o sono già ricercatori affermati, medici, manager di aziende”.

Per tenere i contatti con tutti i partecipanti delle 18 edizioni finora realizzate è stata messa a punto una newsletter il cui primo numero è stato inviato proprio dal presidente Profumo a tutta la community in occasione della presentazione del 6 luglio in Val di Non.

Come ogni anno, la formula di WebValley prevede la scelta di una piccola località di valle del Trentino in cui realizzare il laboratorio delle attività, a dimostrazione del fatto che, con una buona motivazione e con le risorse di Internet, si può fare ricerca anche in zone apparentemente più periferiche. Si tratta di una vera e propria esperienza di ricerca che i ragazzi e le ragazze conducono insieme agli scienziati. L’iniziativa, nata nel 2001, è giunta quest’anno alla diciottesima edizione.

– Articolo di Viviana Lupi

– Foto e video di Alessandro Girardi


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