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La storia attraverso confini geografici e cronologici

7 Febbraio 2023

È uscito l'ultimo numero di ARO, la rivista online trimestrale che ha come scopo quello di offrire un’ampia selezione di recensioni di libri recentemente pubblicati sulla storia tra età moderna e contemporanea

La rivista – come l’Istituto Storico Italo-Germanico al cui interno ARO si colloca – si concentra in particolare sull’area di lingua italiana e tedesca, ma si occupa anche di storia europea e globale. Inoltre, la rivista ha come scopo quello di attraversare i confini non solo geografici ma anche cronologici e tematici: i libri recensiti su ARO spaziano dall’epoca moderna fino a quella contemporanea, e riguardano temi diversi.

L’ultimo numero di ARO è appena stato pubblicato online. Come sempre, il numero si apre con un Forum che tratta di un argomento particolarmente rilevante per il dibattito storiografico attuale, in questa occasione il tema scelto è il fascismo. Due recensori hanno ragionato su due libri pubblicati di recente: L’ombra del duce: Il fascismo italiano in Germania di Wolfgang Schieder, e Rethinking fascism: The Italian and German dictatorships, curato da Andrea Di Michele e Filippo Focardi. I recensori utilizzano la loro discussione anche per riflettere sulle tendenze storiografiche negli studi sul fascismo – un argomento che non ha mai perso importanza, ma che ha ricevuto ancora più attenzione in occasione del centenario della marcia su Roma nel 2022.

Il focus di ARO posto non solo su argomenti di età diverse ma anche su argomenti che riguardano più epoche si nota già osservandone le sezioni. In aggiunta a quelle cronologiche “Storia moderna”, “Ottocento” e “Storia contemporanea”, ARO propone anche una sezione intitolata “Varie epoche”. Qui il lettore trova libri su temi che vanno oltre la singola periodizzazione. Nell’ultimo numero, questa sezione contiene recensioni di libri su argomenti come la storia degli ebrei di Venezia prima della fondazione del ghetto, 1250-1516 (Renata Segre, Preludio al Ghetto di Venezia: Gli ebrei sotto i dogi, 1250-1516), la nascita della società commerciale europea e lo sviluppo del sistema capitalistico (Francesca Trivellato, Ebrei e capitalismo: Storia di una leggenda dimenticata), l’abuso nella Chiesa dall’epoca moderna fino al presente (Lorenzo Benadusi e Vincenzo Lagioia edd., In segreto: Crimini sessuali e clero tra età moderna e contemporanea), e la storia delle comunità tedesche fuori dalla Germania dal 1750 fino ad oggi (H. Glenn Penny, German history unbound: From 1750 to the present).

Anche sotto l’aspetto geografico l’ultimo numero di ARO attraversa tanti confini. Alcuni esempi sono i libri che analizzano le origini della politica dell’Unione Europea sulla ricerca (Veera Mitzner, European Union research policy: Contested origins), il coinvolgimento dell’Impero asburgico nel Mediterraneo tra il 1500 e il 1800 (Stefan Hanß e Dorothea McEwan edd., The Habsburg Mediterranean 1500-1800), le relazioni russo-tedesche nel Novecento (Stefan Creuzberger, Das deutsch-russische Jahrhundert: Geschichte einer besonderen Beziehung), o i contatti dei viaggiatori europei con i popoli nativi del Nord America nel Settecento (Giulia Iannuzzi, Geografie del tempo: Viaggiatori europei tra i popoli nativi nel Nord America del Settecento).

Oltre alle recensioni di libri riguardanti argomenti specifici di storia politica, sociale, economica e culturale, ARO offre anche una sezione su libri che trattano la prassi storiografica: ‘Teoria, metodologia, didattica.’ Per esempio, il libro Public in public history (edd. Joanna Wojdon e Dorota Wiśniewska) fornisce una panoramica dettagliata dei diversi modi in cui gli storici oggigiorno coinvolgono un pubblico non specialistico. Uno di questi modi di praticare la public history è al centro di un’altra recensione: il libro Hidden cities (edd. Fabrizio Nevola, David Rosenthal e Nicholas Terpstra) riguarda la disponibilità di un’applicazione per smartphone utilizzata per comunicare le ricerche storiche a un pubblico ampio.

Gli esempi elencati qui sono solo una piccola parte delle recensioni in quest’ultimo numero di ARO. Infatti, il numero contiene 25 recensioni, scritte da studiosi provenienti da Italia, Belgio, Francia e Regno Unito. La rivista è disponibile in Open Access. Per maggiori informazioni, visita il sito.


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