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Covid-19: a cosa serve davvero Rt e perché è così importante?

17 Novembre 2020

Col diffondersi di informazioni che hanno messo in dubbio la validità dei calcoli epidemiologici utilizzati, il Ministero della Salute ha tenuto una conferenza stampa dove il ricercatore FBK Stefano Merler è intervenuto per chiarire alcuni concetti

Il primo dei quali è proprio l’importanza del calcolo di Rt: “È l’unico dei 21 indicatori in grado di farci capire come andrà l’epidemia. Spesso ci mettiamo a discutere sui numeri, ma dimentichiamo qual è il loro vero significato che, nel nostro caso, è poter dire cosa accadrà di qui alle prossime due settimane. Si tratta chiaramente di un sistema che porta con sé delle incertezze – ricorda il ricercatore della Fondazione – ma è il migliore che abbiamo a disposizione, solidamente costruito negli anni e ampiamente riconosciuto dalla comunità scientifica”. Durante la conferenza stampa introdotta dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, Merler ha poi mostrato per la prima volta un grafico con le stime fatte per il periodo che va dal 13 ottobre ai primi di novembre. In rosso si vedono le proiezioni con la banda di incertezza, mentre i pallini mostrano come è andata avanti l’occupazione delle terapie intensive, con entrambi i trend in gran parte coincidenti. Un grafico che mette in evidenza la validità di Rt rispetto a quello che è il problema più importante prodotto dal Covid-19, ovvero la pressione sul sistema sanitario.

Nei giorni scorsi è stato contestato, su alcuni mezzi di informazione, anche il fatto che la diminuzione di Rt fosse dovuta all’incapacità del sistema di sorveglianza di tracciare gli asintomatici. Ma come possiamo vedere dal grafico seguente che va da giugno a novembre, il trend di Rt tra ospedalizzati (linea blu) e sintomatici (linea rossa) è pressoché lo stesso, con un discostamento tra le due linee dovuto alla maggiore presenza di giovani tra i contagiati sintomatici.

Il Direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Gianni Rezza, ha chiuso l’intervento di Stefano Merler mettendo in evidenza quanto questi numeri abbiano centrato davvero l’obiettivo e siano stati finora essenziali per il controllo dell’epidemia. Per chi avesse ulteriori dubbi sul tema degli indicatori e sulla loro efficacia, al termine della conferenza è stata annunciata la pubblicazione sul sito dell’istituto superiore di sanità di un focus dal titolo “ISS, il sistema di valutazione del rischio, ecco come e perché funziona”.


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