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I fondi bibliografici di Claudio Cesa e di Enzo Collotti, specchio di una Weltanschauung europea

20 Novembre 2023

Il 2023 ha rappresentato un anno importante per le acquisizioni della Biblioteca della Fondazione Bruno Kessler, che sempre di più si sta caratterizzando come una biblioteca specialistica con una presenza significativa di fondi personali.

A luglio è stata donata la biblioteca di Claudio Cesa, eminente esperto di filosofia moderna e contemporanea scomparso nel 2014, dai figli Marco e Maria. Da ottobre la Biblioteca FBK ospita inoltre il Fondo Enzo Collotti, per volontà del figlio Francesco; Collotti, mancato nel 2021, fu storico contemporaneista di ambito italo-tedesco. 

Prima di introdurre le specificità dei fondi personali donati alla biblioteca e il valore scientifico di entrambe le acquisizioni crediamo sia necessario presentare i due studiosi, i quali hanno apportato un contributo significativo al progresso della disciplina nei loro ambiti di interesse.

Claudio Cesa, classe 1928, è nato a Novara e dopo aver trascorso dei periodi di studio e ricerca a Parigi e a Göttingen ha insegnato prima nei licei e poi all’Università di Siena, Firenze e Salerno. Nel 1982 è diventato professore di Storia della filosofia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Studioso di storia della filosofia medievale e moderna, i suoi interessi di ricerca vertevano soprattutto sulla filosofia tedesca dei secoli XVIII e XIX. Fine conoscitore dei testi di Hegel, Fichte, Kant, Feuerbach e Schilling, è stato membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, della Fichte-Kommission dell’Accademia delle scienze di Monaco di Baviera, socio dell’Accademia toscana di scienze e lettere “La Colombaria”, dell’Accademia degli Intronati e presidente del consiglio scientifico del Centro CNR per la filosofia contemporanea. È stato corrispondente presso l’Accademia di Scienze Morali e Politiche dell’Istituto di Francia. 

Enzo Collotti è nato a Messina il 15 agosto 1929 ed è cresciuto a Trieste. Laureato in Giurisprudenza nel 1951 con una tesi sul tema del lavoro nella Costituzione italiana, dal 1950 ha collaborato con periodici come «Il Ponte», «Occidente», «Il Manifesto» e lavorato alla Feltrinelli. Ha insegnato nelle Università di Trieste, Bologna e Modena fino al 1987, dove ha continuato la sua carriera d’ insegnante di storia contemporanea all’Università di Firenze. Esperto conoscitore delle fonti storiografiche in lingua tedesca, Collotti ha dedicato la sua vita di studioso alle ricerche sul nazionalsocialismo e sul fascismo in Germania, Austria e Italia; in particolare i suoi interessi si sono concentrati sulla Repubblica di Weimar, sull’occupazione tedesca in Italia e sul ruolo dell’Italia stessa nella politica antisemita, sui movimenti per la Resistenza, sul sistema concentrazionario e sulle leggi razziali.

Enzo Collotti si raccontava così:
Appartengo a una generazione, anno più anno meno, che ha vissuto la lacerazione del sangue d’Europa e che in questa lacerazione ha imparato a interrogarsi sul destino dell’umanità e dell’Europa. Ho conosciuto bambino gli ebrei profughi dalla persecuzione fascista che cercavano ospitalità in Italia, e ho visto i profughi tornare a emigrare cacciati dall’Italia fascista. Ho vissuto la guerra e l’occupazione nazista in una terra di frontiera, potenziale crocevia tra tre civiltà, latina, tedesca e slava, trasformata da fascisti e nazisti in luogo di spietate sopraffazioni”.

Estratto del messaggio pronunciato da Enzo Collotti in occasione del conferimento del premio Montecchio per la Germanistica ricevuto nel 1993

Claudio Cesa_img fornita dalla famiglia CESA

Claudio Cesa_immagine concessa dalla famiglia Cesa

Quanto a Claudio Cesa e ai suoi lavori, come ricorda la filosofa Francesca Menegoni in un’intervista, “l’acribia della contestualizzazione storica costituisce la premessa e lo sfondo per la prospettiva teorica, sempre collocata a un livello che va oltre la ricostruzione del pensiero del singolo autore o di una sua fase particolare, per evidenziare ogni volta quelle coordinate universali che consentono di attraversare e collegare epoche e generazioni. Questo vale per gli studi su Feuerbach e la sinistra hegeliana, per lo Hegel filosofo politico o per i volumi dedicati a Fichte. L’interesse di Cesa per la filosofia politica copre l’intera filosofia pratica dell’idealismo tedesco, là dove sono più rilevanti le differenze tra le posizioni di Kant, Fichte, Schelling e Hegel in merito alle relazioni tra diritto, morale individuale, istituzioni socio-politiche e religione. Su questo terreno è una precisa scelta metodologica quella che consente a Cesa di non perdersi nella molteplicità delle singole posizioni. Il filo conduttore che ha guidato la pluridecennale attività pubblicistica di Claudio Cesa sulla filosofia pratica nell’ambito della filosofia classica tedesca è stato la collocazione dei singoli aspetti trattati in un quadro d’insieme, definito di volta in volta sul piano storico e teorico insieme”. In effetti la biblioteca di Claudio Cesa rispecchia tutto questo: si tratta di un fondo personale di circa 12.000 volumi tra monografie e riviste, che ci è pervenuto nella sua interezza. Tra i suoi volumi ritroviamo sia le numerose edizioni da lui curate di filosofi tedeschi dell’età medievale e moderna, sia numerosi testi di filosofia contemporanea tra cui le opere di Ernest Renan, Benedetto Croce, Karl Marx e Friedrich Engels. Tra gli studi filosofici e sociologici più recenti scopriamo il suo interesse per Theodor W. Adorno, Herbert Marcuse e Jürgen Habermas (solo per citarne alcuni). Non mancano volumi di storia medievale, moderna e contemporanea. Per quest’ultima disciplina ritroviamo dei classici della storiografia firmati da Paolo Spriano, Federico Chabod e dallo stesso Enzo Collotti. 

Enzo Collotti_immagine concessa dalla famiglia Collotti

La visione Mitteleuropea di Enzo Collotti – cresciuto in una terra di confine come Trieste, la cui storia animò anche una parte delle sue ricerche – emerge dai volumi che ritroviamo nel suo fondo, che rappresenta solo una parte della sua estesissima biblioteca. Numerosi sono i libri in lingua tedesca sulla storia dell’Ottocento e del Novecento – in special modo sul periodo della Repubblica di Weimar, della Seconda Guerra Mondiale e sulle Germanie post 1945. Weimar restò tra i suoi principali interessi, tanto da indurlo a collezionare quasi tutti i numeri della rivista <<Weimarer Beiträge>> (rivista peraltro rara nelle biblioteche italiane) che coprono circa trenta anni (dal 1965 al 1997). La relazione di Collotti con il mondo tedesco è documentata da edizioni in lingua tedesca pubblicate nell’allora Repubblica Democratica Tedesca (RDT) o dalla produzione bibliografica raccolta in occasione dei suoi incarichi all’Istituto Feltrinelli dal 1959, che gli hanno permesso anche di soggiornare nella RDT attraverso la rete del centro Thomas Mann. I volumi rispecchiano anche i lavori di ricerca che portò avanti durante la sua partecipazione a commissioni storiche che apportarono un contributo fondamentale alla comprensione di nodi storici complessi e divisori della memoria pubblica europea (la commissione di esperti sul memoriale del campo di concentramento di Mauthausen o quella promossa dalla Regione Toscana sui crimini nazisti e fascisti sul territorio).

C’è ancora molto da scoprire di questi due fondi: si tratta di un complesso di circa 20.000 volumi che per essere valorizzati dovranno essere catalogati e studiati. Le biblioteche dei due eminenti studiosi possono costituire una preziosa fonte per scoprire e comprendere una Weltanschauung europea attraverso lo studio sia  delle loro opere, sia dell’evoluzione storiografica nell’ambito delle discipline italo-tedesche e filosofiche del Novecento. Una sfida questa, che coinvolgerà la Biblioteca FBK, i Centri di ricerca umanistici della Fondazione e – come auspichiamo – l’intera cittadinanza.

Bibliografia selezionata di Claudio Cesa

  • Il giovane Feuerbach, Bari, Laterza, 1963
  • La filosofia politica di Schelling, Bari, Laterza, 1969
  • Studi sulla sinistra hegeliana, Urbino, Argalia, 1972
  • Hegel filosofo politico, Napoli, Guida, 1976
  • Introduzione a Feuerbach, Bari, Laterza, 1978 
  • J.G.Fichte e l’idealismo trascendentale, Bologna, Il mulino, 1992
  • Introduzione a Fichte, Bari, Laterza, 1994 e
  • Verso l’eticità. Saggi di storia della filosofia, a cura di Carla De Pascale, Luca Fonnesu e Alessandro Savorelli, Pisa, Edizione della Normale, 2013

Bibliografia selezionata di Enzo Collotti

  • La Socialdemocrazia tedesca. Dalla sconfitta alla rinascita economica, dal problema dell’unificazione a quello del riarmo, la realtà della Germania d’oggi nelle prospettive della socialdemocrazia, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1959
  • Storia delle due Germanie 1945-1968, Torino, Einaudi, 1968
  • L’amministrazione tedesca dell’Italia occupata 1943-1945, Milano, Lerici Editori, 1963
  • La Germania nazista. Dalla Repubblica di Weimar al crollo del Reich hitleriano, Torino, Einaudi, 1973
  • Dalle due Germanie alla Germania unita, Torino, Einaudi, 1992
  • Enzo Collotti e Lutz Klinkhammer, Il fascismo e l’Italia in guerra, Roma, Ediesse, 1996
  • Il fascismo e gli ebrei. Le leggi razziali in Italia, Roma, Laterza, 2006
  • Impegno civile e passione critica, a cura di Mariuccia Salvati, Roma, Viella, 2010

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