Progetto INTERLINK – A Roma la presentazione dei risultati raggiunti nei primi due anni
Obiettivo del progetto coordinato da FBK è superare le barriere che impediscono alle amministrazioni di riutilizzare e condividere servizi con i cittadini, sviluppando un nuovo modello di governance collaborativa.
Si è tenuto a Roma il 14 dicembre l’evento pubblico “Democratizing co-production of sustainable public services. What are the legal and technical barriers to co-delivery?” per fare un bilancio sui primi due anni di attività del progetto europeo INTERLINK coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020, INTERLINK mira a superare le barriere che impediscono alle amministrazioni di riutilizzare e condividere servizi con partner privati, inclusi i cittadini, sviluppando un nuovo modello di governance collaborativa.
L’evento, organizzato dal Ministero dell’economia e delle finanze insieme alla Fondazione Bruno Kessler e indirizzato a tutti i portatori di interesse del progetto – in particolare ad attori della pubblica amministrazione – ha avuto l’obiettivo di aprire una discussione sullo stato dell’arte riguardo alla collaborazione tra settore pubblico e privato per la coproduzione di servizi, evidenziando le barriere legali e tecniche che ancora esistono per l’adozione su vasta scala di questo approccio innovativo.
L’iniziativa ha riscontrato un considerevole livello di interesse, registrando più di 40 partecipanti in presenza – principalmente provenienti da pubbliche amministrazioni e enti governativi con sede a Roma- e fino oltre 150 visitatori online.
Hanno aperto i lavori Andrea Rotondo, project advisor presso la European Research Executive Agency, nonché project officer di INTERLINK, Marco Pistore, direttore del centro Digital Society (FBK), e Giuseppe Parise, direttore generale della Direzione dei sistemi informativi e dell’innovazione (MEF).
Dopo la presentazione del progetto e della sua rilevanza nell’ambito della co-produzione di servizi pubblici da parte del coordinatore Matteo Gerosa, si è tenuta una tavola rotonda moderata da Giovanna Galasso (partner associato di Intellera Consulting), con la partecipazione di Francesco Paorici (direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale), Monica Gabrielli (Responsabile Funzione Strategia e Sviluppo Nuove Iniziative, Sogei), Daniel Sarasa Funes (direttore della Fondazione Saragozza Città della Conoscenza – FZC) e Marco Maria Pedrazzo (Head of Design presso il Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio del Ministri).
La discussione è stata incentrata sull’importanza di incentivare la democratizzazione dei processi di creazione di servizi tramite iniziative di coproduzione basate sulla collaborazione tra attori pubblici e privati. Al tempo stesso, sono stati evidenziati gli ostacoli ancora esistenti per un’efficace e diffusa co-creazione e co-erogazione di servizi pubblici e potenziali soluzioni per superarli
L’evento si è concluso con la presentazione dei risultati della prima sperimentazione sul campo della soluzione sviluppata da INTERLINK per la co-creazione e co-erogazione di servizi in tre casi d’uso individuati in tre nazioni europee: in Italia, con il coordinamento del MEF, presentato da Roberta Lotti (Innovation Manager presso il MEF); Lettonia, con il coordinamento del Ministero per la protezione ambientale e lo sviluppo regionale (VARAM), presentato da Matīss Veigurs (project manager presso VARAM); e Spagna, con il coordinamento della Città di Zaragoza, presentato da Daniel Sarasa Funes (direttore della Fondazione Saragozza Città della Conoscenza – FZC).
“L’evento”, ha sottolineato Matteo Gerosa, Coordinatore di INTERLINK, “è stato un successo. Ci ha permesso di mostrare i risultati ottenuti dal progetto ad una platea di alto livello e a dirigenti apicali della pubblica amministrazione Italiana. Molto interesse è stato mostrato verso INTERLINK, sicuramente un ottimo segnale per la fase finale di sperimentazione che avverrà a metà del 2023”