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Prospettive sul cambiamento climatico

22 Marzo 2019

La quinta conferenza di “Costruire il futuro” raccontata da "The Culturit Review", che sta seguendo l'iniziativa con una serie di articoli dedicati al ciclo di lezioni ideato da Piero Angela

Scritto da Francesco Cabras

L’ultimo è stato un inverno anomalo: caldo e secco nel nord Italia, parecchio più freddo al sud. Ma forse la primavera anticipata che si percepisce a Trento non la si legge solo nelle temperature. Tra il 14 e il 15 marzo in questa città si sono svolti due appuntamenti, piuttosto diversi nello stile ma non nei contenuti, che lasciano pensare al fiorire di un nuovo spirito di collaborazione intergenerazionale per una delle sfide più grandi del XXI secolo: quella al cambiamento climatico.

Innanzitutto partiamo dalla marcia globale che ha toccato le più grandi città italiane in data 15 marzo. Decine di migliaia di giovani (ma non solo) si sono mobilitati in tutto il mondo per ricordarci che a rischio non ci sono solo gli interessi di poche e remote specie a rischio di estinzione, ma il destino stesso del mondo per come lo conosciamo. Si è trattato di manifestazioni pacifiche, eterogenee dal punto di vista politico, e soprattutto molto partecipate. Il messaggio alla politica e al mondo civile è quello di non sottovalutare il problema, ed è un messaggio schietto e semplice. I giovani hanno la grande capacità di avere l’entusiasmo di affrontare una sfida che magari può sembrare impossibile, e di farlo con speranza e magari con quel pizzico di ingenuità di cui c’è comunque bisogno.

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