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Scenari di rischio da Covid-19: ecco le slide complete presentate da Stefano Merler al CTS del 16 aprile

12 Maggio 2021

Le conclusioni dello studio erano queste: se Rt fosse rimasto sotto 1, il numero di decessi avrebbe continuato a decrescere.

Con riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa negli ultimi giorni, la Fondazione Bruno Kessler, nella persona di Stefano Merler desidera smentire le informazioni riguardo presunte previsioni sull’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia effettuate dalla Fondazione stessa. Al contrario di quanto riportato da alcuni infatti, l’analisi presentata dal Dott. Stefano Merler presso il Comitato Tecnico Scientifico lo scorso 16 aprile riguardava esclusivamente scenari di rischio.
“Gli scenari di rischio sono quanto di più distante può esserci da una previsione – sottolinea Stefano Merler, Direttore del Centro per le Emergenze Sanitarie di FBK – Con una previsione si suppone di conoscere, anche se con un certo margine di incertezza, ciò che avverrà o come si svolgeranno in futuro gli eventi. Con un’analisi di scenario ci si limita a descrivere quello che potrebbe succedere al verificarsi o meno di certi eventi”.

Nello specifico, nell’analisi presentata al CTS lo scorso 16 aprile, non sono state presentate previsioni su quale sarebbe potuto essere il valore di Rt (la trasmissibilità) a seguito delle riaperture. “Fossero state fatte previsioni di questo tipo, si sarebbe potuto prevedere il numero di morti conseguenti e si sarebbe trattato di una vera previsione. – precisa Merler – Ma ciò non è avvenuto, anche perché eravamo pienamente consapevoli che non era possibile farlo. Al contrario, l’analisi condotta si è limitata a mostrare cosa sarebbe potuto succedere se Rt, a seguito delle riaperture, fosse in primo luogo restato sotto alla soglia di 1; in secondo luogo arrivato esattamente a 1; infine se fosse salito a 1.25. Si tratta appunto di scenari associati al diverso valore di Rt a seguito delle riaperture”.
Le conclusioni dello studio presentato dal Direttore Merler erano queste: se Rt fosse rimasto sotto 1, il numero di decessi avrebbe ovviamente continuato a decrescere. Se fosse salito a 1, con riaperture il 26 aprile, il numero di decessi sarebbe rimasto pressoché costante intorno a valori medi di 100 morti al giorno (e non 200 o 300 come riportato da alcuni giornali) fino a luglio. Se fosse salito a 1.25 il numero di morti sarebbe ovviamente cresciuto e diventato critico, richiedendo ulteriori interventi per mitigare l’epidemia.


Note e allegati:
A supporto di questa doverosa precisazione la Fondazione Bruno Kessler trasmette, con la presente nota, la slide conclusiva della presentazione fatta presso il CTS il 16 aprile 2021. Le slide integrali saranno rese disponibili come allegato al verbale del CTS a breve e secondo i tempi stabiliti per legge.
Si suggerisce di leggere attentamente la prima frase, dove si esplicita che esiste margine di azione per eventuali riaperture in quanto Rt era, al 16 aprile, abbondantemente sotto la soglia di 1 (e pari a 0.72). Si suggerisce inoltre di porre attenzione alla terza frase dove si suggerisce che con riaperture intorno a inizio-metà maggio (che non è in grande contraddizione con le riaperture del 26 aprile) e mantenendo Rt sotto 1 (cosa che si è poi verificata, in quanto Rt da aprile ad oggi è oscillato tra 0.8 e 0.9) il numero di morti sarebbe stato “estremamente ridotto”.
Analizzando retrospettivamente gli scenari presentati in CTS, dato il fatto che Rt è sempre restato sotto 1 lo scenario che più si avvicina alla realtà è quello con Rt<1, caratterizzato da numero di morti “estremamente ridotto”, o comunque in diminuzione.
Stefano Merler e la Fondazione Bruno Kessler restano naturalmente a disposizione per un confronto utile a evitare, nel limite del possibile, la diffusione di informazioni imprecise.

 

Allegato:

Aggiornamento del 7/6/2021 – Slide complete presentate in CTS il 16 aprile 2021 da Stefano Merler