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Comprendere la disinformazione e la scienza nelle discussioni sui social network

16 Gennaio 2024

In un nuovo progetto di ricerca esploriamo l'interazione tra disinformazione e scienza sui social durante la pandemia da COVID-19. Il progetto UnMiSSeD coinvolge non solo le scienze sociali computazionali ma anche gli studi sui media e sulla comunicazione e presenta chiari collegamenti con la comunicazione scientifica.

discussioni sui social network, e la COVID-19 ne è un esempio lampante. In molti dibattiti gli studi scientifici vengono utilizzati come prove per argomentare contro o a favore di determinate posizioni. Gli stessi scienziati poi sono coinvolti nei dibattiti e assumono determinate posizioni. Allo stesso tempo, le discussioni sui social sono a volte circondate da disinformazione, che va dall’interpretazione errata dei risultati della ricerca alla diffusione intenzionale di risultati errati. Prove offerte dalla ricerca che potrebbero contrastare tali errori/disinformazioni rischiano di essere diffidate o male interpretate.

Le informazioni sulle dinamiche d’interazione tra scienza e disinformazione sono scarse. Il fatto che la scienza contribuisca a costruire una solida base di conoscenza del nostro mondo, delle sue sfide e delle sue potenziali soluzioni è chiaro. Quello che non è chiaro è se la scienza sia in grado di contribuire a diminuire o correggere la disinformazione.

Siamo entusiasti di avviare il nuovo progetto, Understanding Misinformation and Science in Societal Debates (UnMiSSeD).

Nell’ambito di questo progetto studieremo l’interazione tra disinformazione e scienza durante la pandemia da COVID-19 utilizzando approcci quantitativi e qualitativi.

Le nostre analisi quantitative si limiteranno a Twitter (ora X), basate su oltre un miliardo di tweet postati durante la pandemia da COVID-19, che verranno unite a informazioni su milioni di pubblicazioni e tweet su di esse.

Nelle nostre analisi qualitative andremo oltre Twitter per esplorare come le discussioni permeano i confini porosi dei social media.

Il progetto è sostenuto dal Fondo europeo per i media e l’informazione (sovvenzione: 398.913,12 euro).  Il beneficiario del progetto è il Centre for Science and Technology Studies (CWTS) dell’Università di Leiden. Collaboreremo anche con l’Università di Ginevra, guidata da Tommaso Venturini.

Riccardo Gallotti, responsabile del Complex Human Behavoiur Lab (CHUB) di FBK, è anche il responsabile del consorzio europeo del progetto AI4TRUST Horizon (in corso, da gennaio 2023 a marzo 2026): Tecnologie basate sull’intelligenza artificiale per soluzioni affidabili contro la disinformazione.
Nel 2020, il suo gruppo di ricerca ha sviluppato il Covid-19 Infodemics Observatory (finanziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità).

Nell’ambito di UnMiSSeD cercheremo di rispondere a domande quali:

  • L’informazione scientifica stabilisce una base comune di prove per le varie “parti” delle discussioni sui social?
  • L’informazione scientifica porta a una convergenza o a una divergenza di opinioni?

Il progetto UnMiSSed fornisce informazioni uniche per identificare e caratterizzare i diversi attori e il ruolo della scienza nelle discussioni sui social.

I risultati del progetto dovrebbero supportare strategie basate sull’evidenza per contrastare le dinamiche di disinformazione nei dibattiti sociali in cui la scienza gioca un ruolo cruciale.

La responsabilità dei contenuti sostenuti dal Fondo europeo per i media e l’informazione è esclusivamente dell’autore o degli autori e non riflette necessariamente le posizioni dell’EMIF e dei partner del Fondo, la Fondazione Calouste Gulbenkian o l’Istituto universitario europeo.


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