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Dislessia: leggi lentamente e impara velocemente

11 Novembre 2021

Nuovi strumenti digitali per facilitare l’apprendimento degli allievi con dislessia. Articolo a cura della guest blogger Letizia Lacava

Secondo l’associazione Italiana Dislessia (AID), almeno un alunno per classe presenta minore correttezza e rapidità nella lettura ad alta voce rispetto a quanto atteso per età anagrafica e istruzione ricevuta.

La dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o da deficit sensoriali o neurologici. Sostanzialmente, i dislessici hanno un cervello che funziona in modo diverso rispetto alle persone non dislessiche.

Secondo alcuni studi svolti al MIT di Boston, svolti anche in collaborazione con ricercatori italiani, le persone con dislessia avrebbero una migliore percezione degli stimoli presentati alla periferia del campo visivo. Per questo, nei compiti che richiedono una buona visione periferica, si dimostrano più abili degli altri. Per lo stesso motivo coglierebbero immediatamente l’insieme di un’immagine invece che i dettagli. D’altra parte sembrano avere difficoltà nella percezione centrale e nello spostamento dell’attenzione, con un impatto nel processo di lettura che risulta quindi spesso scorretto o lento.

Molte menti brillanti, che hanno segnato la nostra storia e molti personaggi del mondo dello spettacolo, erano e sono interessate/i da tale disturbo. Tra i famosi dislessici (o presunti tali) possiamo citare Leonardo da Vinci, Napoleone Bonaparte, Agatha Christie, Walt Disney, Pablo Picasso, Steven Spielberg, Keira Knightley e Mika.

Software e strumenti compensativi

L’utilizzo degli strumenti compensativi è riconosciuto dalla Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specfici dell’apprendimento” (DSA). Tale diritto viene ribadito dal Piano Didattico Personalizzato (PDP) redatto dagli insegnanti e sottoscritto dai genitori.

Gli strumenti compensativi sono importanti perché “compensano” le difficoltà di lettura dei bambini con diagnosi di DSA. Tutti gli alunni devono essere messi in condizione di imparare e di conseguire i più elevati livelli di istruzione. Per facilitare la diffusione di questi strumenti, FBK e IPRASE hanno messo a disposizione una rassegna digitale di strumenti compensativi a supporto dell’apprendimento.

Tra gli strumenti compensativi si trovano ad esempio i libri digitali – testi interattivi che consentono di evidenziare il testo, creare riassunti o creare mappe concettuali. Sono a disposizione degli studenti con diagnosi DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) o con certificazione 104/1992, mediante l’apposito portale LibroAID, gratuitamente agli iscritti all’associazione AID.

Un ulteriore strumento compensativo è la sintesi vocale, cioè un software che permette di trasformare un testo scritto in un testo parlato. Essa è un ausilio molto prezioso per i bambini e gli studenti dislessici ma anche per chi ha deficit sensoriali (come le persone non vedenti). Ecco alcuni sintetizzatori vocali gratuiti scaricabili:

  • LeggiXme
  • Balabolka
  • FacilitOffice, che inserisce nei programmi gratuiti Open Office o in Libre Office la sintesi vocale.

Tra le altre funzionalità degli strumenti di apprendimento digitali, è possibile personalizzare l’esercitazione, attraverso la modifica di diversi parametri del testo che riguardano aspetti “più visivi”, come ad esempio la possibilità di visualizzare il testo anche in stampato maiuscolo e il mascheramento laterale che permette di visualizzare solo la parola da leggere, mentre il resto del testo viene nascosto. Inoltre è particolarmente importante l’inserimento di un programma di rinforzo e la possibilità di visualizzare, alla fine di ogni esercitazione, un riepilogo dell’andamento della propria prestazione.

Un’attenzione particolare va infine all’applicazione gratuita “Leggimi”. Sinnos Editrice ha ideato questa app, basata su storie e immagini, per facilitare le persone con dislessia e disturbi visivi nell’uso di smartphone e tablet. Come funziona? Dando il via alla lettura di un testo a cui si applica il carattere “leggimi” più grande e distanziato, con la possibilità di scegliere tra minuscolo e maiuscolo. Chi legge può anche intervenire per aumentare la leggibilità del testo in relazione alle proprie necessità.


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