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Epidemie nella storia

16 Dicembre 2021

Lunedì 13 dicembre 2021 si è svolto l’ultimo appuntamento del ciclo organizzato da Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Museo Storico del Trentino

L’epidemiologo matematico Stefano Merler, l’epidemiologa e demografa Alessia Melegaro e lo storico dell’economia Guido Alfani sono stati i protagonisti dell’ultimo incontro del ciclo Le epidemie nella storia. Comunicazione, informazione, rappresentazione, organizzato dalla Fondazione Bruno Kessler e dalla Fondazione Museo storico del Trentino.

L’appuntamento, che si è svolto lunedì 13 dicembre nella sede della FBK a Trento, in via S. Croce, 77, è stato trasmesso anche in diretta streaming sul canale YouTube della Fondazione.

A introdurre l’incontro, moderato da Massimo Rospocher (FBK-ISIG) e Alessandra Cattoi (Fondazione Museo Civico di Rovereto), il presidente della Fondazione Bruno Kessler, Francesco Profumo.

“La Fondazione Bruno Kessler”, ha sottolineato Profumo, “ha partecipato durante tutta la pandemia agli studi con il proprio centro Health Emergencies. All’interno della Fondazione abbiamo anche le competenze di tipo storico e ci è sembrato estremamente interessante mettere a dibattito storici e scienziati. Il contributo può essere rilevante e quindi il fatto di avere questa grande opportunità mi sembra un messaggio forte e un’ulteriore valorizzazione della Fondazione Bruno Kessler”.

“Le malattie infettive”, ha spiegato Merler, “rappresentano da sempre una delle maggiori minacce per l’umanità. La nostra storia è caratterizzata da grandi pandemie che hanno causato anche altissimi numeri di morti, come la Spagnola nel 1918 ad esempio. Però anche in epoca più recente abbiamo avuto situazioni di allarme o vere e proprie pandemie. Solo in questo secolo abbiamo avuto la SARS nel 2003, l’H1N1 nel 2009, MERS nel 2013, Ebola nel 2014, Zyka nel 2017, di nuovo Ebola nel 2018 ed oggi ci tocca Covid. I numeri ci aiutano a provare a mettere un po’ di ordine anche se obiettivamente è complicato perché noi di un’epidemia vediamo in realtà pochissimo e nonostante questo dobbiamo provare a comprenderla il meglio possibile”.

“In questi incontri”, ha specificato Rospocher, “abbiamo cercato di raccontare come le pandemie e le epidemie siano state rappresentate nei media, nella letteratura, nel cinema, nell’arte e quale è il racconto attraverso i numeri. Un racconto questo che sembrava inoppugnabile e invece è messo in crisi dal fatto che la scienza è ormai entrata a pieno diritto nel discorso pubblico”.

Il ciclo di incontri coordinato da Maurizio Cau (FBK-ISIG), Massimo Rospocher (FBK-ISIG), Rodolfo Taiani (FMST) aveva preso il via questo autunno per analizzare analogie e differenze tra la pandemia COVID-19 e quelle del passato. I primi tre appuntamenti “Dalla Peste alle epidemie contemporanee”, “Dall’arte medievale alla fotografia contemporanea” e “Dalla letteratura ai nuovi media” si erano svolti rispettivamente il 29 settembre, il 28 ottobre e il 15 novembre.


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