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Il codice (gen)etico della privacy: come garantire la sicurezza e l’interoperabilità dei dati per una cittadinanza digitale

3 Ottobre 2025

A Wired next Fest il confronto con Ferraris (PagoPA) e Sciarretta (FBK)

L’evento che si è svolto presso il Palazzo del Bene a Rovereto ha posto al centro della discussione il delicato equilibrio tra la protezione dei dati dei cittadini e la loro fruibilità da parte delle istituzioni. L’argomento, che ha visto la partecipazione di Enrico Ferraris, Responsabile Product Privacy & Ethics di PagoPA e Giada Sciarretta, Ricercatrice del Centro Cybersecurity, Fondazione Bruno Kessler e Science Ambassador, si è concentrato su un aspetto fondamentale della digitalizzazione: la gestione etica e sicura dei dati personali. In un mondo sempre più connesso, garantire una protezione efficace delle informazioni, in particolare quelle sensibili legate ai pagamenti e alla vita quotidiana dei cittadini, è una sfida cruciale.

Durante l’incontro, il codice (gen)etico della privacy è stato esplorato sotto la lente dell’interoperabilità dei dati. Come conciliare la necessità di garantire la sicurezza delle informazioni con l’esigenza di renderle accessibili e utilizzabili da diverse istituzioni, senza compromettere la privacy dei cittadini? Una domanda che coinvolge non solo tecnologie avanzate, ma anche principi etici fondamentali, per costruire una cittadinanza digitale consapevole e protetta.

Nell’introdurre il tema, Enrico Ferraris ha parlato in particolare di privacy by design ed etica by design. Ferraris, avvocato specializzato in diritto delle nuove tecnologie, ha esaminato il ruolo fondamentale della privacy sin dalla progettazione dei sistemi e delle piattaforme digitali, soprattutto in una tech company pubblica come PagoPA, che gestisce ogni giorno i dati personali di milioni di cittadini, enfatizzando l’importanza di assicurare un approccio etico nell’adozione di soluzioni basate su intelligenza artificiale. La sua esperienza nell’applicazione dei principi di protezione dei dati in PagoPA, al servizio di infrastrutture tecnologiche che hanno l’ambizione di semplificare la vita delle persone, ha offerto uno spunto prezioso su come le istituzioni possano lavorare per rendere i processi digitali sicuri e rispettosi dei diritti dei cittadini.

Al suo fianco, Giada Sciarretta, ricercatrice presso il Centro Cybersecurity e Science Ambassador della Fondazione Bruno Kessler, ha approfondito il tema delle infrastrutture tecnologiche per la gestione sicura dei dati, illustrando il lavoro della Fondazione a livello europeo. Sciarretta ha discusso le iniziative in corso per promuovere una gestione trasparente dei dati, con progetti come il Digital Wallet europeo, che punta a semplificare e rendere sicuri i processi di identificazione e autenticazione digitale. Con la sua esperienza nella progettazione di sistemi di autenticazione sicura e nella valutazione dei rischi legati ai dati digitali, ha evidenziato l’importanza della ricerca e dell’innovazione per costruire un ecosistema digitale integrato, che si fondi su fiducia e protezione delle informazioni.

All’interno del Centro Cybersecurity di FBK, Giada Sciarretta si occupa principalmente della progettazione e analisi di soluzioni di sicurezza basate sull’identità digitale, come i servizi “Entra con CIE” e SPID. Attualmente, la sua ricerca si concentra sullo European Digital Identity Wallet, il portafoglio di identità digitale europea che vede coinvolti, oltre a FBK e alla Provincia autonoma di Trento, anche PagoPA (nel ruolo di wallet provider pubblico) insieme al Dipartimento per la Trasformazione Digitale e all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS), e che sarà disponibile tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027 offrendo un sistema semplice, affidabile e sicuro per identificarsi online e condividere attributi e certificati, come ad esempio la patente di guida, il diploma o gli estremi del proprio conto bancario, con fornitori di servizi privati ​​e pubblici.

L’evento ha anche messo in luce il ruolo fondamentale delle infrastrutture tecnologiche nella creazione di un ambiente sicuro per la condivisione dei dati. La Fondazione Bruno Kessler si è distinta come attore chiave nella realizzazione delle infrastrutture digitali europee, contribuendo alla creazione di piattaforme che promuovono l’innovazione, la collaborazione tra imprese e istituzioni e l’integrazione dei dati nel rispetto delle normative europee, come la direttiva NIS2.

La protezione dei dati è al centro di ogni iniziativa europea, e FBK gioca un ruolo fondamentale nel garantire che le soluzioni sviluppate rispondano agli standard più elevati di sicurezza e privacy. Come sottolineato da Giada Sciarretta, il progetto del Digital Wallet è un esempio concreto di come la tecnologia possa essere utilizzata per rendere i dati personali facilmente accessibili, ma sempre protetti, dando così ai cittadini e alle aziende la possibilità di interagire in modo sicuro e trasparente.

In conclusione, il confronto in scena a Wired Next Fest ha confermato che la privacy by design e la sicurezza dei dati sono priorità imprescindibili per costruire una cittadinanza digitale solida e affidabile. Grazie alla continua collaborazione tra esperti, istituzioni e realtà accademiche, il futuro del trattamento dei dati sembra orientato verso una maggiore trasparenza, una sicurezza rafforzata e, soprattutto, una gestione etica che rispetti i diritti fondamentali dei cittadini.

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Il WIRED Next Fest Trentino è organizzato da WIRED Italia in partnership con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca – Trentino Marketing, Trentino Sviluppo, Azienda per il Turismo Rovereto, Vallagarina e Monte Baldo, Comune di Rovereto.

Lavora alla costruzione del palinsesto il Comitato scientifico presieduto dall’Head of Content di WIRED Italia, che vede la partecipazione dell’Università degli Studi di Trento, della Fondazione Bruno Kessler, della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Hub Innovazione Trentino, dell’Istituto provinciale per la ricerca e la sperimentazione educativa – IPRASE e del MUSE – Museo delle Scienze.

 

 


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