Il futuro della scuola è a portata di tutti
Un altro anno scolastico è appena iniziato e sembra un buon momento per interrogarsi su come evolverà la scuola nel futuro. La tecnologia può davvero aiutarci a imparare di più e meglio? A quali strumenti digitali ci affideremo per studiare?
“Da grande farò il dottore, ma il dottore dei robot”. Così si è sentito rispondere l’insegnante di informatica Vassilios Spachos, che nell’avanzatissima smart city di Trikala, in Grecia, dirige il primo laboratorio di informatica di una scuola pubblica greca. Se per qualcuno l’affermazione dello studente di Spachos potrebbe essere quasi visionaria, è però il sintomo di un grande cambiamento in corso: i ragazzi e le ragazze di oggi sono pronti per il futuro, e sanno che ci sono nuove opportunità pronte per essere colte all’orizzonte.
Opportunità che dovrebbero trovare terreno fertile nel mondo dell’istruzione: anche la scuola, infatti, deve fare un salto in avanti e fornire a studenti e studentesse gli strumenti più adeguati per affrontare il futuro e tutte le sfide ad esso connesse.
Un’istruzione di qualità, per tutti
Nel 2015 l’UNESCO ha adottato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, un programma d’azione per l’abbattimento della povertà e la diffusione di uguaglianza e pari opportunità in tutto il mondo, che prevede un elenco di obiettivi da raggiungere nel prossimo decennio. Tra i 17 Sustainable Development Goals uno, in particolare, è dedicato a “garantire un’istruzione di qualità che sia inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento durature per tutti”. Per riuscire a raggiungere questo obiettivo, il report dell’UNESCO prevede che nei prossimi anni avremo bisogno di più insegnanti, e molto più preparati.
Non è difficile, quindi, capire l’attrattiva che i nuovi sistemi di robotica e Intelligenza artificiale possono avere in questo settore: potrebbero fornire supporto agli insegnati umani nel preparare le lezioni, individuare quali sono le materie più adatte per un’istruzione più completa, raggiungere le scuole delle comunità più remote, ma anche migliorare l’esperienza degli studenti con disabilità grazie a strumenti più adeguati.
Anche se a qualcuno i robot-insegnanti fanno ancora un po’ paura, in molti fanno notare che questi strumenti potrebbero essere estremamente utili per un’istruzione più accessibile e fruibile a tutte le latitudini del mondo. Forse invece che “rubare” il lavoro dei nostri figli, questi robot saranno in grado di prepararli per carriere che oggi noi fatichiamo ad immaginare.
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