For a Human-Centered AI

Intervista a Raffaele Giaffreda: quali soluzioni innovative contro la scarsità d’acqua?

26 Maggio 2020

Il leader del progetto SAPIENCE Raffaele Giaffreda (FBK) è stato intervistato, nell'ambito dell'iniziativa EIT Climate KIC, al fine di identificare le sfide fondamentali per affrontare la carenza idrica nell'Europa meridionale

L’iniziativa EIT Cross-KIC chiamata “Trovare soluzioni innovative per la scarsità d’acqua nell’Europa meridionale” mira “a migliorare la conoscenza e superare le attuali barriere per affrontare la carenza idrica nell’Europa meridionale attraverso l’innovazione, l’imprenditorialità, l’istruzione e la comunicazione”. Il programma ha selezionato e nominato un gruppo di 16 esperti per identificare sei sfide fondamentali in questo settore e presto selezionerà 30 start-up chiamate a offrire soluzioni alle sfide che gli esperti hanno identificato.

EIT Climate KIC ha intervistato gli esperti. In questo articolo uno dei due protagonisti è il nostro ricercatore Raffaele Giaffreda, capo progetto di SAPIENCE, e quelle che seguono sono le domande su cui ha condiviso le sue opinioni:

  • Cosa ti ha motivato a far parte di questa iniziativa sulla carenza idrica nell’Europa meridionale?
  • Quale competenza in ambito food porti all’iniziativa?
  • Quali sono alcune delle attuali sfide per quanto riguarda la scarsità d’acqua nell’Europa meridionale?
  • Come pensi che possano essere affrontati attraverso l’iniziativa?
  • Cosa significa “innovazione” per te?
  • L’iniziativa riunisce diversi esperti, settori, organizzazioni, start-up e professionisti. Inoltre, è una collaborazione tra più KICs: perché pensi che “abbattere i silos” e riunire diverse prospettive è importante per trasformare i sistemi alimentari?
  • Chi o cosa ti dà ispirazione nel tuo lavoro sui sistemi alimentari?

Guidato da FBK, SAPIENCE (un EIT Climate KIC Pathfinder) è il progetto più strettamente correlato alle questioni affrontate in questa iniziativa Cross-KIC. Attraverso l’implementazione delle tecnologie dell’Internet delle cose (IoT) nei campi per monitorare le pratiche agricole, crea un sistema che incentiva e premia i comportamenti virtuosi.
Per il 2020 si concentra sull’uso efficiente e sostenibile dell’acqua di irrigazione tra diversi siti pilota, dedicata alla produzione di vino e prodotti orticoli.
Oltre a scopi di monitoraggio, abbastanza comuni in molti casi d’uso in ambito agritech, i dispositivi IoT forniranno anche dati rilevanti a un registro distribuito utilizzando tecnologie blockchain per gestire suddividere i profitti tra quegli agricoltori il cui comportamento virtuoso ha contribuito a raggiungerli.

Per saperne di più:

Water scarcity in Southern Europe: Food expert insights


Autore/i