
La città al tempo del fascismo nella app Hidden Trento
Con “Hidden Trento 900” l’Istituto Storico Italo-Germanico FBK arricchisce l'applicazione di un nuovo percorso, scaricabile gratuitamente e disponibile in tre lingue
Questa volta ci troviamo proiettati nel fatidico 8 settembre 1943, accompagnati dalla voce di una bambina, Emma, e di suo padre Guido, un giornalista, in fuga dalla guerra.
Si arricchisce di un nuovo percorso l’app “Hidden Trento”, realizzata dall’Istituto Storico Italo-Germanico della Fondazione Bruno Kessler e da History City Apps, che permette un’esperienza immersiva di esplorazione della città in diverse epoche storiche.
Dopo i quattro itinerari dedicati al Rinascimento e al Seicento, l’app si espande da quest’anno alla storia urbana del Novecento, proponendo un cammino nella città al tempo del fascismo. Si tratta in questo caso di un viaggio in nove tappe che tocca alcuni dei principali spazi trasformati dal regime e legati alle vicende del ventennio, come l’ex Casa del Fascio, il palazzo delle Poste, l’ex questura, il cinema Vittoria, le scuole Raffaello Sanzio.
Per provarlo in prima persona, basta scaricare l’applicazione, disponibile gratuitamente e in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), dagli store digitali e dal sito web https://historycityapps.org/
“Hidden Trento 900”, spiega il direttore di FBK-ISIG, Massimo Rospocher, “è un progetto di ricerca e di public history che arricchisce i percorsi di storia della città di età moderna già presenti sulla app Hidden Trento e che è parte della famiglia europea di History City Apps. Il nuovo percorso, la cui voce narrante femminile è stata affidata da Collettivo Clochart all’attrice Martina Scrinzi, interprete del film “Vermiglio”, è stato realizzato da un team di ricercatori e ricercatrici di storia del fascismo, storia dell’architettura e storia urbana. Promuove un approccio innovativo allo studio degli spazi urbani e consente di familiarizzare con le ricerche più aggiornate sul tema, grazie ad uno storytelling accurato. Ha indubbi risvolti di metodo e di contenuto per la didattica universitaria, ma può essere al contempo uno strumento utile per promuovere la storia della città a un pubblico più vasto, e per valorizzare le collezioni museali e la conoscenza del patrimonio storico-artistico e architettonico cittadino”.
Sostenuto dalla Fondazione CARITRO, il progetto è stato coordinato per FBK-ISIG da Massimo Rospocher, Maurizio Cau e Alessandro Paris, e ha coinvolto storiche e storici dell’Università di Exeter, del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento, della Fondazione Museo storico del Trentino, della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Provincia autonoma di Trento.
La presentazione del progetto si è tenuta nell’aula magna della scuola primaria Raffaello Sanzio di Trento, uno dei complessi architettonici più rappresentativi della città voluta dal regime, alla presenza di Paola Pasqualin (Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo Trento 5), Massimo Rospocher (Direttore FBK-ISIG), Cristiana Volpi (Università di Trento), Elena Tonezzer (FMsT), Maurizio Cau (FBK-ISIG), Alessandro Paris (FBK-ISIG), Fabio Campolongo (Soprintendenza per i beni e le attività culturali, PAT).