
La componente internazionale FBK: un ponte verso l’innovazione
Accoglienza e mobilità globale al centro di una comunità scientifica sempre più aperta e multiculturale
In un mondo in continua evoluzione, la capacità di dialogare tra culture diverse rappresenta una delle chiavi del progresso, sia scientifico che sociale. Alla Fondazione Bruno Kessler, questa consapevolezza si traduce in azioni concrete: la diversità culturale viene valorizzata come una risorsa preziosa e la mobilità internazionale è vista come un motore fondamentale per l’innovazione. In occasione della Giornata Internazionale del Dialogo e della Diversità Multiculturale, che si celebra il 21 maggio, FBK rende omaggio alla propria comunità, fatta di persone, storie e competenze che ogni giorno contribuiscono a costruire un ambiente di ricerca aperto, inclusivo e connesso a livello globale.
L’internazionalità è uno dei tratti distintivi di FBK: ricercatrici e ricercatori provenienti da Paesi come Iran, India, Pakistan e molti altri portano con sé non solo competenze scientifiche di alto livello, ma anche un ricco bagaglio culturale che contribuisce ad arricchire la vita della Fondazione e a renderla sempre più multiculturale.
Attualmente circa un quarto dello staff di ricerca è composto da persone provenienti dall’estero, con oltre 110 dipendenti. Tra i dottorandi e le dottorande la presenza internazionale è ancora più marcata: circa un terzo di loro arriva da altri Paesi, contribuendo a rendere la comunità scientifica di FBK sempre più aperta e globale.
L’apertura al mondo è intrinseca alla missione della ricerca e lo dimostrano le numerose collaborazioni e network globali attivati da FBK, in linea con i principi della Carta Europea dei Ricercatori, che promuove la mobilità e il riconoscimento del valore umano e professionale del personale internazionale.
Il Welcome Office: accoglienza e supporto a 360 gradi
Per favorire un inserimento efficace e sereno, da oltre 15 anni FBK si avvale di un Welcome Office specializzato. Questo servizio fornisce assistenza burocratica e pratica a chi si trasferisce in Italia per lavorare e studiare in Fondazione: supporto nelle pratiche di immigrazione e ricongiungimento familiare, ricerca di alloggi, apertura del conto bancario, ottenimento del codice fiscale, cambio di residenza e molto altro.
Un punto di forza che viene apprezzato da tutta la comunità internazionale FBK è anche l’organizzazione di corsi di italiano veicolare tramite FBK Academy, che facilitano la comunicazione e contribuiscono all’integrazione linguistica e sociale.
FBK collabora attivamente con i Welcome Office dell’Università di Trento, della Fondazione Edmund Mach e di altri enti del sistema della ricerca locale, partecipando a un tavolo interistituzionale sulla mobilità internazionale. Un’iniziativa pensata per dialogare con le istituzioni locali – Questura, Comune, Azienda Sanitaria, Opera Universitaria – e semplificare gli adempimenti burocratici, agevolando i percorsi di inserimento sul territorio.
L’internazionalizzazione non è solo una questione organizzativa, ma anche culturale e umana. In questa direzione si muove il Circolo di FBK, che promuove eventi e attività per stimolare la socializzazione e rafforzare il senso di comunità. In occasione dello Spring Party del 22 maggio, per esempio, i colleghi e le colleghe provenienti dall’estero e da culture diverse sono invitati a condividere le proprie tradizioni portando i piatti e le ricette tipiche in un momento di scambio e festa.
La Fondazione Bruno Kessler prosegue nel rafforzare il proprio profilo di centro di ricerca internazionale, dove la collaborazione tra persone provenienti da contesti culturali diversi rappresenta un elemento strutturale. L’internazionalizzazione si riflette nell’organizzazione quotidiana del lavoro e nella costruzione di una comunità scientifica inclusiva, capace di valorizzare la diversità come risorsa. In questo contesto, la ricerca si afferma non solo come produzione di conoscenza, ma anche come occasione di scambio, dialogo e sviluppo condiviso.