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La peste, i medici, i santi | Podcast

16 Luglio 2020

Molte città lombarde sono state al centro dell'attenzione in tempi recenti, ma anche tra il '500 e il '600 hanno dovuto affrontare gravi crisi epidemiche, come raccontato nel 4° episodio dell'audio serie "Epidemie nel tempo. Percorsi nella storia"

Con questa puntata, diamo avvio a una serie di approfondimenti sulle pestilenze che colpirono le città del Nord Italia tra Cinquecento e Seicento. Abbiamo imparato a conoscere molto bene, in tempi recenti, la geografia della Lombardia orientale. Cremona, Bergamo e Brescia sono state, infatti, al centro dell’attenzione mediatica, in ragione della violenza con cui Covid-19 ha colpito quelle città e le loro province agli inizi del 2020. In un passato più remoto, per la precisione tra XVI e XVII secolo, l’Italia settentrionale dovette affrontare crisi epidemiche ancora più gravi, che ebbero effetti molto pesanti sulla società dell’epoca, per decenni e persino per secoli. Brescia, in particolare, fu letteralmente travolta dalla peste di San Carlo, di cui ci hanno parlato Massimo Rospocher e Rosa Salzberg nella puntata precedente. La peste del 1576-77 uccise un terzo della popolazione cittadina e ridimensionò, di molto, il ruolo economico e politico della più importante città lombarda soggetta a Venezia. Attraverso la voce di testimoni diretti e i documenti trasmessi dai medici del tempo, analizzeremo come Brescia affrontò la peste del 1577, trovando risposte, più o meno efficaci, nella scienza medica, nell’opinione comune e nella religiosità.


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