La tecnologia FBK nello spazio: il servizio di TG2 Dossier
Andato in onda su RAI 2, il servizio di Giorgio Pacifici ha mostrato tutto il meglio della ricerca e della tecnologia italiane per lo studio e l'esplorazione dello Spazio. Fra le più importanti novità è stato mostrato anche il dispositivo LOFT realizzato nei laboratori della Fondazione
Non poteva mancare la Fondazione Bruno Kessler nel TG2 Dossier “L’Italia nello Spazio” dedicato alle eccellenze italiane del settore. Andato in onda su RAI2 il 3 marzo, il servizio di Giorgio Pacifici ha mostrato tutto il meglio della ricerca e della tecnologia italiane per lo studio e l’esplorazione dello Spazio. Fra le più importanti novità è stato mostrato anche il dispositivo LOFT, un chip realizzato con tecnologia FBK presso la Micro Nano Facility (MNF) della Fondazione, nell’ambito di una collaborazione con INFN, INAF e l’Agenzia Spaziale Italiana. Si tratta niente meno che del più grande rivelatore di raggi X mai realizzato al mondo.
“Il nome di questo dispositivo”, spiega Pierluigi Bellutti, responsabile del laboratorio MNF alla Fondazione Bruno Kessler “sta per Large Observatory for X-ray Timing e deriva da quello del progetto in cui per la prima volta se ne è proposto l’utilizzo. Questo risultato sottolinea la presenza sempre più rilevante e con alti livelli di qualità e affidabilità della ricerca tecnologica per applicazioni spaziali presso il Centro Materiali e Microsistemi FBK. Un aspetto importante consiste anche nella capacità di trasferire queste tecnologie nelle applicazioni terrestri, per le cosiddette ricadute della ricerca legata all’esplorazione dello spazio. Nello specifico, la tecnologia dei sensori di raggi X è utilizzata in modo sempre più pervasivo nel settore del controllo di qualità dei materiali, entrando così nella filiera del controllo delle materie prime e della caratterizzazione di qualità dei prodotti da portare sul mercato”.
Per saperne di più: guarda il TG2 Dossier “L’Italia nello Spazio”