L’età kessleriana. Considerazioni a margine di una ricerca
Nel 2024 ricorrerà il centesimo anniversario della nascita di Bruno Kessler. Un progetto di ricerca punta ad approfondirne la vicenda politica.
Da un paio di anni nell’Aula Grande della sede di via S. Croce della Fondazione Bruno Kessler campeggia un’imponente opera in formelle di rame, prodotta alla fine degli anni Settanta da Riccardo Schweizer. Nell’opera realizzata dal noto artista trentino, Kessler è rappresentato accanto ad alcuni elementi simbolici della propria terra, come le merlature del Castello del Buonconsiglio, i paesaggi dolomitici, la coralità alpina. È un efficace esercizio di stilizzazione, che vede Kessler raffigurato accanto all’altro “padre” del Trentino contemporaneo, Alcide De Gasperi. In una lettera privata, Schweizer descriveva in modo evocativo il legame di Kessler con la propria terra e il ruolo determinante che aveva avuto per lo sviluppo delle vallate trentine: «Fai […] parte del Trentino come una casa, un albero, ecc.».
L’idea che Kessler sia parte del paesaggio naturale e simbolico del Trentino, proprio come un albero, un castello o un pezzo di dolomia, descrive plasticamente il senso di una vita, quella del politico solandro, spesa per contribuire allo sviluppo della propria comunità. Kessler è stato tante cose: capogruppo della Dc in Consiglio regionale (1956-1964), assessore alle finanze e vicepresidente della Provincia di Trento (1956-1960), presidente della Provincia di Trento (1960-1974), membro della Commissione dei 12 per l’attuazione dello Statuto (1972-1991), presidente della Regione Trentino-Alto Adige (1974-1976), deputato (1976-1983), senatore (1983- 1991), sottosegretario all’Interno nel primo governo Cossiga, presidente dell’Istituto Agrario Provinciale di S. Michele all’Adige (1957-1978), presidente dell’Università di Trento (1972-1984), presidente dell’Istituto Trentino di Cultura – oggi Fondazione Bruno Kessler – (1962-1991). Molte delle riforme che tra anni Sessanta e Settanta hanno ridefinito il volto del Trentino – dal Piano Urbanistico Provinciale alla fondazione dell’Università, dall’istituzione dei Comprensori alla riforma del sistema scolastico – lo hanno visto impegnato in prima persona e sono direttamente riconducibili al suo programma politico, orientato a una profonda modernizzazione del tessuto economico, sociale, culturale e istituzionale del Trentino.
Il peso avuto da Kessler nella costruzione del Trentino contemporaneo è difficilmente sovrastimabile. Eppure, a fronte di un’esperienza così rilevante per la storia trentina, uno dei protagonisti di questo territorio è stato oggetto di attenzioni solo limitate da parte della ricerca storica. È giunto dunque il momento di approfondire con maggiore cura e ampiezza la vicenda personale e politica di Kessler, anche in considerazione dell’approssimarsi del centenario della sua nascita, avvenuta a Cogolo il 17 febbraio 1924.
Il legame tra ricerca storica e ricorrenze merita, in realtà, qualche precisazione. Negli ultimi anni l’influenza esercitata dal calendario civile sull’agenda degli storici è cresciuta significativamente. La celebrazione di ricorrenze di varia natura guida sempre più spesso le ricerche, al punto che qualcuno ha parlato di una tendenza alla “anniversalizzazione” del discorso storico, individuando nella “dittatura degli anniversari” un elemento che rischia di appiattire la dimensione complessa della storia. Si tratta di una tendenza che nasconde varie insidie, ma se affrontati con misura e rigore gli anniversari rappresentano un’utile occasione per tornare a riflettere su pagine del passato che necessitano di essere riscoperte o interrogate a partire da nuove domande.
Nel caso delle ricerche sull’età kessleriana un elemento di grande rilevanza è rappresentato dalla recente messa a disposizione dell’archivio personale di Kessler, conservato presso l’Archivio Provinciale di Trento. Si tratta di una mole imponente di materiale, che permette di inaugurare una nuova stagione di studio, utile non solo a ricostruire con maggior precisione – e per così dire dall’interno – l’articolata parabola pubblica del politico trentino, ma a dare ulteriore profondità alla storia dell’autonomia trentina, a cui Kessler ha fornito un contributo determinante.
Una volta tanto, dunque, le esigenze commemorative del calendario civile si sposano con quelle della ricerca storica, favorendo il rilancio dell’interesse per lo studio di una fase determinante della storia del nostro territorio, ancora in attesa di una piena storicizzazione.
Nei prossimi due anni l’Istituto Storico Italo-Germanico svilupperà un’articolata ricerca sul tema. Grazie a un finanziamento ottenuto dalla Fondazione Caritro e alla collaborazione con il Center For European Studies dell’Università di Verona, la Fondazione Museo Storico del Trentino e l’Archivio Provinciale di Trento, il progetto “Alle radici del Trentino contemporaneo. Bruno Kessler e le sfide della modernizzazione“ permetterà di approfondire lo studio della vicenda politica kessleriana, legandola ai processi di sviluppo che la comunità politica nazionale e quella internazionale hanno promosso tra anni Sessanta e Settanta.