For a Human-Centered AI

Lo sviluppo dell’IA fra sostenibilità ambientale e impatto dei Makers

12 Agosto 2019

Intervista a Piero Poccianti, presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza artificiale (AIxIA)

Scritto da Alberto Laratro

L’intelligenza artificiale è una di quelle tecnologie esponenziali che negli ultimi anni stanno rivoluzionando moltissimi settori. Gli algoritmi, diventando sempre più precisi e complessi, comportano però un notevole incremento dell’elettricità necessaria per permettere alle macchine di funzionare. Un aumento della richiesta energetica per maggiori capacità di calcolo che corrisponde inevitabilmente ad un aumento del rilascio di CO2 in atmosfera. Una reale minaccia per la sopravvivenza del nostro pianeta per la quale è fondamentale la realizzazione di infrastrutture tecnologiche sempre più efficienti. Un progetto importante in cui possono giocare un ruolo significativo non solo le grandi aziende ma anche, e forse soprattutto, la community dei makers, persone interessate al “fai-da-te” digitale.

Uno dei punti di incontro di questa community è Campus Party, manifestazione che riunisce appassionati di tecnologia e creatività, la cui ultima edizione si è tenuta a Milano dal 24 al 27 luglio. Fra gli ospiti dell’evento, a cui ha partecipato anche Impactscool con un suo workshop, Piero Poccianti, presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA) che ha tenuto uno speech intitolato “Stato dell’arte e prospettive dell’Intelligenza Artificiale: architetture Cloud, Fog e Edge”. Un intervento voluto e pensato per illustrare quelle che sono le architetture dell’AI oggi a disposizione dei makers e per mostrare la possibilità di sviluppare un’AI eco-friendly. L’abbiamo intervistato proprio su questi temi.

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