M.A.I.A. in mostra a “Design from the Alps”
Il robot che da oltre 30 anni accoglie gli ospiti all'ingresso della FBK, è stato selezionato come cimelio di design tecnologico per l'ultima esposizione del museo "KUNST MERAN MERANO ARTE"
Quella che partirà l’11 Ottobre, per finire il 12 Gennaio 2020, è la prima rassegna completa sulla produzione e sulla cultura del design moderno in Trentino – Alto Adige.
Questa macroregione alpina ha vissuto un’evoluzione attraverso i secoli come spazio culturale tra Monaco di Baviera e Venezia da un lato e tra Vienna e Milano dall’altro. “Design from the Alps” esplora per la prima volta in profondità la produzione e lo sviluppo del design moderno in questa dinamica area transfrontaliera. Un’incredibile apertura alle correnti più progressiste del Movimento Moderno favorì infatti la nascita di un inaspettato laboratorio di ricerche ed invenzioni tecniche e formali. Il catalogo della mostra, riccamente illustrato, segue le tracce dei tanti protagonisti di quest scena culturale così produttiva e ci consente di gettare uno sguardo nel poliedrico mondo del design nel cuore dell’Europa.
Tra gli oltre 100 oggetti esposti ci sarà anche M.A.I.A., il robot realizzato all’interno dell’Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica (ITC-irst), ora Fondazione Bruno Kessler. La prima versione, realizzata tra il 1988 e il 1990 e presentata nel 1992, era concepita come un sistema capace di integrare differenti settori dell’intelligenza artificiale, tra cui il riconoscimento vocale, la visualizzazione digitale, l’analisi del linguaggio naturale, con ricadute applicative su vari settori. M.A.I.A. presentava “menti” realizzate con una serie di programmi distribuiti su una rete di calcolatori che permettevano e coordinavano lo svolgimento di diverse funzioni effettuate da alcuni “bracci” meccanici; in particolare il concierge, collocato all’ingresso dell’istituto, accoglieva i visitatori e forniva diverse informazioni; la bibliotecaria elettronica poteva registrare prestiti e restituzioni, fornire consigli bibliografici e identificare gli utenti; infine una serie di robot mobili erano in grado di svolgere diverse funzioni all’interno dell’istituto. Anziché una forma umanoide, più tipica nella robotica del tempo e legata a un immaginario che ha sempre esercitato fascino sul grande pubblico, il design iniziale di M.A.I.A. rispondeva a esigenze maggiormente funzionali e richiamava in parte il celebre droide R2D2 di Star Wars. Anche se il progetto si è chiuso nel 1994, i suoi diversi settori di ricerca hanno continuato a essere sviluppati all’interno della FBK.
Per la realizzazione della mostra è stata condotta una minuziosa indagine sul campo, con un team di specialisti, che ha permesso di definire un articolato catalogo di oggetti e prodotti che si allarga dai componenti d’arredo alla strumentazione tecnica, dal packaging alimentare ai giocattoli, dagli esperimenti nel campo aeronautico e auto-motociclistico fino all’ampia attività determinata dalla presenza caratterizzante dell’alta montagna (attrezzatura sportiva, sistemi di trasporto funiviario, impiantistica per la neve a l’alpinismo).
Il progetto è promosso e organizzato da KUNST MERAN MERANO ARTE in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, e la Libera Università di Bolzano / Freie Universität Bozen.
Mostra e catalogo a cura di: Claudio Larcher, Massimo Martignoni, Ursula Schnitzer.
Grafica: Antonino Benincasa.
Partner di progetto: Barth Innenausbau