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Nasce l’unità di ricerca per combattere zanzare e specie invasive

15 Febbraio 2019

Fondazione Bruno Kessler e Fondazione Edmund Mach contro la diffusione di specie aliene

È stata presentata oggi, nell’ambito della giornata di studio sulle malattie trasmesse da vettori rivolta a medici e veterinari, l’unità di ricerca mista Epilab.
L’unità studia le malattie trasmissibili e, per quanto riguarda le malattie da vettore, avrà il compito di quantificare sia il rischio sanitario associato alla presenza di zanzare vettrici di patogeni, sia l’eventuale diffusione degli stessi mediante modelli matematici e statistici.

La giornata di studio ha offerto un aggiornamento sulle principali arbovirosi attualmente circolanti in Italia e sulle relative implicazioni operative e legislative necessarie per prevenire e controllare la trasmissione di tali virosi in ottica transdisciplinare di One Health. Tra i relatori della giornata anche i ricercatori Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler e Roberto Rosà della Fondazione Edmund Mach, entrambi del personale permanente di Epilab, che hanno illustrato tecniche e risultati concernenti la modellizzazione e predizione degli eventi epidemici causati da queste arbovirosi e gli obiettivi che la nuova unità congiunta si pone.

“Epilab è il tentativo di mettere a sistema le competenze presenti in FBK e FEM per lo studio della trasmissibilità e del rischio da malattie infettive – spiega Stefano Merler -. Come Fondazione Bruno Kessler abbiamo una lunga tradizione nella modellizzazione delle malattie infettive, nello studio e la stima di quelli che sono i parametri chiave che regolano la loro trasmissibilità. Fondazione Mach dal canto suo ha una acclarata competenza sull’entomologia di campo. Epilab mette a sistema queste risorse con un focus sulle malattie emergenti trasmesse da vettore, in particolare dalla zanzara tigre, con l’obiettivo di sviluppare dei metodi integrati per comprendere e prevenire la diffusione di patogeni che queste possono trasmettere”.

“Fondazione Bruno Kessler – le parole del segretario generale di FBK, Andrea Simoni – ha sviluppato negli anni competenze e professionalità importanti nell’ambito dell’epidemiologia quantitativa delle malattie infettive, testimoniate dalle numerose pubblicazioni scientifiche di alto impatto, che hanno anche portato recentemente alla collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità su temi importanti come quello della valutazione dell’efficacia del vaccino contro l’Ebola.”

Le arbovirosi rappresentano una problematica emergente a livello globale con conseguenze importanti anche per la sanità pubblica del Trentino. Le cause del fenomeno sono molteplici: su tutte  la grande mobilità di merci e persone causate dalla globalizzazione negli ultimi trent’anni e  i cambiamenti climatici in atto, fattori che favoriscono e condizionano in primis la presenza, la distribuzione e il ciclo di sviluppo sul territorio di varie specie di artropodi di interesse sanitario. Nel corso delle ultime tre decadi infatti, si sono registrate sul territorio provinciale variazioni di incidenza di malattie come l’Encefalite Virale da Zecche (TBE) ma anche la comparsa di infezioni esotiche trasmesse da vettori endemici (Usutu Virus) nonchè specie aliene di vettori, come la zanzara tigre e la zanzara coreana, che rappresentano un rischio potenziale di diffusione di malattie tropicali come la Chikungunya e la febbre dengue.


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