Premio ASPEN 2016: vince uno studio sull’ Ebola a cui ha partecipato FBK
Il Premio Aspen 2016 per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti è stato conferito quest’anno a uno studio sul virus Ebola a cui ha partecipato la Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Il riconoscimento che ha l’obiettivo di valorizzare la cooperazione Italia-U.S.A. nel campo della ricerca scientifica e delle relative applicazioni è stato assegnato ieri a Roma.
“Quella premiata”, dice il ricercatore Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler, “è la prima di quattro pubblicazioni che abbiamo fatto sull’ Ebola. In due lavori pubblicati su BMC Medicine, con team allargato anche a ricercatori di Medici con l’Africa CUAMM, abbiamo analizzato in dettaglio la diffusione dell’Ebola nel distretto di Pujehun in Sierra Leone e in Guinea. In un altro lavoro, che uscirà a breve sulla rivista PLOS Neglected Tropical Diseases, proponiamo delle strategie di utilizzo del vaccino per l’Ebola al fine di massimizzare le probabilità di contenimento di future epidemie.”
Nello studio premiato, i ricercatori hanno pubblicato le prime stime sulla recente trasmissione dell’Ebola in Liberia. Stime cruciali per comprendere quali fossero le strategie di contenimento più efficaci da mettere in campo. I ricercatori avevano stimato che all’inizio dell’epidemia circa il 53% dei casi di contagio fosse avvenuto in famiglia, il 38% in strutture sanitarie, ed il 9% durante le cerimonie funebri. Risultati che hanno supportato l’importanza di abbreviare il più possibile il tempo tra l’inizio dei sintomi e l’ospedalizzazione, in modo da diminuire la trasmissione in ambito familiare e di potenziare l’introduzione di specifici centri per l’Ebola, così da ridurre la trasmissione in strutture ospedaliere non adeguatamente preparate per il trattamento.
(v.l.)