Nuova partenza per “La bottega della scienza”
È partita stamane, in un' aula magna piena, la nuova edizione del laboratorio di ricerca partecipata che in Trentino coinvolge cittadini e studenti. L'istituto Buonarroti di Trento ha ospitato oggi l’appuntamento dedicato alle scuole, ma chiunque può fare proposte collegandosi al sito dedicato all’iniziativa
Si è aperta la nuova edizione del progetto di alternanza scuola-lavoro “La bottega della scienza”, innovativo laboratorio di ricerca partecipata che coinvolge la cittadinanza, il mondo della scuola e della ricerca. L’iniziativa rientra nel progetto di comunicazione “Cittadini per la scienza-CISA”, ospitato dalla Fondazione Bruno Kessler e finanziato dalla Provincia autonoma di Trento nell’ambito del bando “Comunicatori STAR della scienza”.
Nella mattinata di oggi si è tenuto l’incontro per le scuole, dedicato alla presentazione dei risultati dei progetti dello scorso anno scolastico e all’avvio delle iniziative per il 2019/2020.
In particolare, gli studenti delle scuole trentine coinvolte lo scorso anno hanno illustrato i propri lavori sulla valutazione dell’impatto ambientale delle stampanti 3D (Liceo “Maffei” di Riva del Garda), un sondaggio sul tema della discriminazione di genere (Liceo “Maffei” di Riva del Garda), un questionario sulle migliori strategie di apprendimento (Istituto “Marconi” di Rovereto) e un’analisi della vegetazione del torrente Noce mediante l’uso di droni (Istituto “Martini” di Mezzolombardo).
Il progetto “La bottega della scienza”, realizzato in collaborazione con l’unità “Ricerca e innovazione per la scuola” (RIS) della Fondazione Bruno Kessler, prende spunto dalle strutture chiamate “Science shop” che operano in numerose università ed enti di ricerca europei allo scopo di realizzare progetti a nome dei cittadini e della società civile, con l’obiettivo di rendere la cittadinanza parte attiva della ricerca scientifica.
“L’iniziativa”, spiega il responsabile scientifico del progetto Matteo Serra (FBK), “ha portato questo modello anche nella provincia di Trento, dando l’opportunità ai cittadini di avanzare idee o vere e proprie proposte di ricerca sulla base di specifiche esigenze o curiosità. L’elemento innovativo, rispetto a iniziative simili, è il coinvolgimento delle scuole. Gli studenti di alcune scuole superiori della provincia in alternanza scuola-lavoro sono stati coinvolti direttamente nella fase di raccolta delle proposte e soprattutto hanno realizzato dei progetti di ricerca basati sulle proposte più interessanti, con la supervisione dei ricercatori della Fondazione Bruno Kessler e di altri enti di ricerca della provincia, tra cui l’Università di Trento e il MUSE. Le scuole coinvolte nella prima edizione sono state l’Istituto “Marconi” di Rovereto, il Liceo “Maffei” di Riva del Garda e l’Istituto “Martini” di Mezzolombardo. Nella seconda, oltre al riconfermato liceo “Maffei”, spazio anche al liceo “Da Vinci” e all’Istituto “Buonarroti” di Trento”.
Tra gli ospiti anche Andrea Vargiu, sociologo dell’Università di Sassari, che ha tenuto un intervento sul tema della ricerca partecipata, e una relazione di Andrea Rubin di “Observa – Science in Society”, che ha curato la valutazione del progetto.
Tutti i cittadini possono inoltre avanzare idee o proposte, collegandosi al sito https://cittadiniperlascienza.com/fai-la-tua-proposta/ entro il 30 novembre.