SUMMER CAMP, UNA VITAMINA PER LA CRESCITA
Consigli estivi che aiutano a superare la Sindrome della Capanna
“Il campeggio in America è una vera e propria cultura, che in Italia non abbiamo”, sostiene Francesco Zoffoli, presidente di Ymca Roma (Young Men’s Christian Association), nata nel 1995 come associazione Non Profit per organizzare campeggi in oltre 120 Paesi del mondo.
“È uno strumento di educazione, noi crediamo nel campeggio come stile di vita. Oltre ad attività sportive e artistiche, ogni giorno parliamo di un tema: dall’inclusione al rispetto, dalla comunità all’importanza di ascoltarsi.”
Ad avvalorare la tesi del presidente di Ymca sono i pedagogisti e gli psicologi di tantissimi paesi del mondo, tutti d’accordo sul fatto che i summer camp rappresentano un prezioso banco di prova in cui poter spendere se stessi in un contesto diverso e inusuale.
Aiutano a combattere la sedentarietà e a contrastare la dipendenza dai dispositivi elettronici e, cosa più importante, favoriscono lo sviluppo di qualità fondamentali per il futuro dei bambini, quali la resistenza allo stress, l’indipendenza, il multiculturalismo e il bilinguismo.
Ore e intere giornate trascorse sui banchi di scuola, al chiuso. Tutto questo tempo “indoor” andrebbe riequilibrato proprio in estate, complici il clima e le vacanze scolastiche, con altrettante ore vissute all’aperto, in contatto diretto con la natura.
Per questo motivo, sono particolarmente benefici quei centri estivi organizzati in luoghi aperti, nel verde (basta anche soltanto un giardino) e senza troppe attività vincolanti.
Alla salute psico-fisica di bambini e ragazzi, fa bene correre e giocare, entrare in contatto con l’erba e con gli alberi, scoprire insetti e studiarne la vita.
Per superare la sensazione di paura, insicurezza e tristezza di molti ragazzi, quella che gli esperti definiscono Sindrome della Capanna, manifestatasi dopo il lungo periodo di distacco dalla realtà imposto dal corona virus, ho selezionato per voi diversi summer camp organizzati in diverse regioni d’Italia.
L’offerta è variegata: dai campi estivi immersi nella natura a quelli sportivi fino al campus estivo sui temi tecnologici e sull’apprendimento delle lingue straniere.
Tutte esperienze che incidono positivamente sull’autostima e la responsabilizzazione dei bambini e degli adolescenti:
- Naturalmente tecnologici è un campus dedicato al potenziamento delle competenze digitali, senza trascurare il contatto con la natura.
- English & Sport Summer Camp e You can Camp – Teens e Kids Village sono due campi estivi dedicati all’apprendimento della lingua inglese che si integrano con un vasto programma di attività sportive e ricreative.
- Soggiorni estivi Giocamondo, Campus estivi WWF e Champions’ Camp sono dedicati alle attività sportive di gruppo in mezzo alla natura, e non solo! Da qualche anno sono nate le proposte di camp tecnici e tematici rivolti alle diverse “passioni” che i ragazzi coltivano durante l’anno (fotografia, musica, lingue straniere, canto, danza, scienza, ecc.).
- Jam Camp e Sicilia. Campus estivi delle Madonie dove i ragazzi si cimentano in attività di basket, beach volley, prove avventurose, attività sportive outdoor, gare di logica e laboratori didattici.
- Campi Estivi Di Vela, Sardegna. Velamare e Salento. Vela, Camping & English a Santa Maria di Leuca che, attraverso il metodo learning by doing, forniscono agli allievi gli strumenti per imparare a condurre una barca in maniera autonoma.
Le proposte sono tantissime e per tutti i gusti. L’unico suggerimento che voglio dare ai genitori è di parlare con i propri bambini per capire i loro interessi e orientarsi verso la scelta più adatta alle proprie attitudini. Vivendo la vita al centro estivo da solo, il bambino imparerà a conoscere i profondi effetti positivi delle cose che gli interessano e a sperimentare attività nuove e soddisfacenti.