SUPERSEDE – per i software del futuro
A chi capita di spazientirsi davanti al PC o allo smartphone per il funzionamento non adeguato di un software interesserà sapere che nel prossimo futuro lamentele e suggerimenti non cadranno nel vuoto ma potranno essere raccolti e indirizzati direttamente agli ingegneri autori dell’applicazione, in modo che questi ultimi provvedano alle modifiche necessarie.
La FBK di Trento coordina il progetto europeo per sviluppare software in modo partecipato con gli utenti. A Trento sperimentata la prima piattaforma funzionante. Previste al termine del programma di ricerca le applicazioni industriali.
A chi capita di spazientirsi davanti al PC o allo smartphone per il funzionamento non adeguato di un software interesserà sapere che nel prossimo futuro lamentele e suggerimenti non cadranno nel vuoto ma potranno essere raccolti e indirizzati direttamente agli ingegneri autori dell’applicazione, in modo che questi ultimi provvedano alle modifiche necessarie.
Sviluppare software in grado di soddisfare le reali esigenze degli utenti secondo un approccio partecipato è l’obiettivo del progetto scientifico SUPERSEDE, coordinato a livello europeo dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Il primo prototipo funzionante è stato sperimentato nella sede FBK di Povo, in occasione del meeting fra i partner del progetto all’inizio di quest’anno: Atos Spain, SA, Delta Informatica, SEnerCon GmbH, Siemens AG Oesterreich, Universitat Politècnica de Catalunya (UPC), University of Zurich (UZH), Fachhochschule Nordwestschweiz (FHNW).
Grazie a una piattaforma informatica, le segnalazioni degli utenti, raccolte anche tramite foto, messaggi e social network, vengono costantemente prese in considerazione e analizzate semi-automaticamente in modo che gli sviluppatori possano decidere come migliorare i servizi e le applicazioni software. Nei prossimi mesi la piattaforma dovrà essere validata da tre aziende, Atos, SEnerCom e Siemes (rispettivamente per software nell’ambito del webcasting per la cronaca in diretta di eventi sportivi, del risparmio energetico e dell’accesso ai dati delle Smart cities) e al termine del progetto, nel 2018, è prevista l’applicazione a livello industriale.
“L’idea di fondo”, sottolinea, Anna Perini, ricercatrice dell’Unità Software Engineering FBK e coordinatrice di SUPERSEDE, “è connettere gli utilizzatori di un prodotto software a chi lo ha sviluppato e può quindi migliorarlo, renderlo più adatto alle esigenze e più facile da usare. In SUPERSEDE stiamo sviluppando nuove soluzioni tecnologiche che possano aiutare l’ingegnere del software a prendere decisioni migliori, grazie alla disponibilità dei cosiddetti big-data, nello specifico, grandi quantità di dati sull’utilizzo del software e di feedback da parte degli utilizzatori.”
Il progetto, avviato nel 2015, è finanziato con 3,2 milioni di euro dall’Unione europea nell’ambito del programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020.