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Violenza di genere. Violenza contro le donne. Femminicidio

4 Maggio 2020

Con le scienze umane, sociali e statistiche possiamo comprendere differenze, caratteristiche comuni ed evoluzione di questi fenomeni criminali. Vediamo le differenze

Il femminicidio è l’omicidio della donna «perché donna». Ma la casistica di violenze con vittime femminili è molto più ampia: violenze a specifica connotazione sessuale, vessazioni psicologiche e morali, abusi sul luogo di lavoro, varie manifestazioni di violenza economica.

Violenza di genere non significa soltanto violenza contro una donna, ma contro tutti i generi. La sociologia spiega che è violenza di genere quella «modalità di relazione sociale tra uomo e donna nella quale uno dei due attori sociali – alternativamente l’uomo o la donna – […] viene perseguitato» fino all’«annullamento del soggetto che assume lo status di vittima». La prospettiva LGBTQ supera anche lo schematismo maschile/femminile perché riconsidera la violenza di genere nelle intersezioni tra violenza, genere, sessualità e orientamento sessuale.

Violenza contro le donne non è sempre violenza di genere poiché non sempre «il genere femminile della vittima è causa essenziale e movente del crimine stesso». Non c’è dubbio, però, che le donne siano i soggetti di gran lunga più vulnerabili di fronte alle violenze di genere: questo spiega perchè violenza di genere e violenza contro le donne sono spesso utilizzate come sinonimi.

Sono almeno tre i caratteri comuni alle violenze di genere. Le violenze di genere sono un fenomeno transculturale, cioè comune a culture anche molto diverse tra loro; sono un fenomeno intergenerazionale, perché spesso porta la vittima a essere a sua volta autore di violenza di genere; sono un fenomeno strutturale in quanto si combina a stereotipi di genere».

Se infine guardiamo alle più recenti statistiche, l’attuale evoluzione del fenomeno della violenza di genere manifesta una tendenza positiva e due negative. Da un lato, diminuiscono le forme meno gravi della violenza. Invece, dall’altro, crescono sia le forme più gravi della violenza di genere (stupri, tentati stupri, femminicidi), sia la gravità delle violenze, anche di quelle subite dal partner. In altre parole, sebbene diminuisca la violenza nel suo complesso, l’intensità della violenza aumenta.


Questo è il secondo di quattro approfondimenti in tema, il primo dei quali è intitolato “Cos’è la violenza contro le donne“. Nelle prossime settimane seguiranno gli altri due contributi.

Gabriele Fattori, guest blogger di FBK Magazine da aprile 2020, insegna Diritto ecclesiastico e canonico all’Università degli Studi di Foggia e collabora con il Centro per le Scienze Religiose (ISR) della Fondazione Bruno Kessler. Per l’Università di Foggia è anche Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Giuridiche della Sicurezza e Delegato rettorale al Sistema Bibliotecario d’Ateneo.


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