VirtualArch: un progetto interregionale europeo per il Monte Calisio
VirtualArch è un progetto di cooperazione transnazionale nell’ambito del Programma Interreg Central Europe, finanziato dall’Unione Europea
Frequentato fin dai tempi più antichi e noto per la sua ricchezza geologica e naturalistica, il Monte Calisio si erge a nord est di Trento, tra l’alta Valsugana e la Val di Cembra. Conosciuto anche come Monte Argentario, il Calisio è al centro di un progetto europeo denominato VirtualArch al quale partecipa anche l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali.
Comunicato stampa PAT:
Obiettivo principale del progetto è di elaborare strategie transnazionali per la documentazione del patrimonio archeologico tramite tecnologie innovative con fini di ricerca e tutela, ma anche di valorizzazione economica attraverso lo sviluppo di pratiche di turismo sostenibile.
Al fine di coinvolgere tutte le realtà interessate, il progetto VirtualArch sarà presentato mercoledì 15 novembre, alle ore 10, a Fornace presso palazzo Salvadori. L’invito è rivolto ad enti, istituzioni, associazioni che a vario titolo possono dare il loro contributo alla migliore riuscita dell’iniziativa. L’incontro vuole essere un momento di confronto per la creazione di una piattaforma di lavoro allargata e aperta a sinergie e collaborazioni.
“VirtualArch – Visualizzare per valorizzare – Per un migliore utilizzo del patrimonio archeologico nascosto nell’Europa centrale 2014-2020” è un progetto di cooperazione transnazionale nell’ambito del Programma Interreg Central Europe, finanziato dall’Unione Europea. Capofila è la Soprintendenza archeologica della Sassonia (Germania) che ha coinvolto per l’Italia, oltre all’Ufficio beni archeologici, anche la Fondazione Bruno Kessler. Vi partecipano inoltre il Museo di Storia Naturale di Vienna, il Dipartimento di archeologia dell’Università Niccolò Copernico di Torun (Polonia), l’Istituto di archeologia dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca di Praga, l’Istituto per la protezione del patrimonio culturale della Slovenia, il Centro di archeologia preventiva di Ljubljana, l’Accademia slovacca delle Scienze, l’Istituto di archeologia di Nitra (Slovacchia), il Comune di Puck(Polonia) e la Città di Zara (Croazia). La collaborazione, iniziata con un primo incontro a Praga nel luglio scorso, si concluderà a giugno 2020. Il budget previsto ammonta a 2.103.000 euro, dei quali 178.000 sono assegnati alla Soprintendenza trentina, co-finanziati per l’80% dal FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e per il 20% dallo Stato italiano.
Obiettivo del progetto trentino è diffondere la conoscenza del ricchissimo patrimonio archeologico della zona dell’Argentario e renderlo visibile e fruibile da parte del pubblico più vasto grazie alla realizzazione di percorsi tematici, la ricostruzione in 3D di una miniera, la creazione di contenuti multimediali. VirtualArch prevede una prima fase di mappatura e studio dei siti minerari, avvalendosi della tecnologia più avanzata e di competenze multidisciplinari e trasversali. In particolare, il progetto si concentrerà sulla valorizzazione delle miniere di argento medievali e moderne, garantendone la tutela, ma allo stesso tempo valorizzandole come realtà importante che integra e caratterizza l’offerta culturale e turistica del territorio.
Per maggiori informazioni è consultabile il sito
Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i beni culturali
Ufficio beni archeologici
Via Mantova, 67 – 38122 Trento
tel. 0461 492161
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