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Efficienza energetica e zero emissioni: buone pratiche di risposta al cambiamento climatico nelle stazioni sciistiche alpine

7 Agosto 2020

FBK protagonista nel progetto europeo Smart Altitude con la definizione delle migliori pratiche, esperienze e strumenti per la pianificazione, l'implementazione e l'ottimizzazione delle misure di decarbonizzazione nelle aree sciistiche alpine

Gli effetti del cambiamento climatico stanno avendo un impatto profondo sulle regioni alpine. L’innalzamento delle temperature, la variabilità delle precipitazioni, la presenza di eventi meteorologici estremi sono solo alcuni dei cambiamenti che stanno alterando l’ambiente montano, con conseguenze negative per vari settori tra cui il turismo invernale. A fronte del progressivo aumento delle sfide poste da questi cambiamenti, risulta necessario identificare obiettivi e soluzioni comuni che siano in grado di prevenire e mitigare gli effetti dell’attività umana sul clima alpino, consentendo contemporaneamente di adattare le stesse attività alle nuove condizioni climatiche.

In questo contesto, il progetto Smart Altitude, finanziato mediante Interreg Alpine Space, si pone come un progetto  transalpino d’eccellenza in grado di fornire strumenti, soluzioni e buone pratiche a supporto di operatori di aree sciistiche e di decisori politici locali. Efficientamento energetico e decarbonizzazione sono gli obiettivi prioritari a cui si indirizza l’approccio Smart Altitude, declinato in un “Toolkit Online” composto da sei passi con altrettanti strumenti.

Il punto di partenza è un “Audit” di dettaglio delle infrastrutture esistenti e dei relativi consumi energetici. A seguito dell’analisi e del confrontato con dei Key Performance Indicators, il team di Smart Altitude propone una lista di interventi prioritari, fornendo linee guida personalizzate in base al grado di maturità dell’area sciistica nel gestire energia, emissioni e mobilità sostenibili. Le misure proposte spaziano dall’installazione di avanzati sistemi di monitoraggio e gestione energetica, alla produzione d’energia rinnovabile, , alla realizzazione di smart grid intelligenti in grado di bilanciare e ottimizzare produzione e consumo energetico, fino all’individuazione di nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile. In riferimento all’introduzione di rinnovabili, lo strumento “WebGIS” permette di valutare il potenziale locale d’integrazione di diversi tipi di energia rinnovabile (eolico, solare, idroelettrico, biomassa, geotermico) tenendo conto delle specificità locali in termini ecosistemici e geografici. Per prioritizzare e concretizzare gli interventi identificati, Smart Altitude propone un approccio partecipativo che coinvolga i cittadini,, i decisori politici, le associazioni, le industrie e i potenziali finanziatori. Il coinvolgimento di diversi stakeholders consente da un lato di valutare le proposte da diverse prospettive, tecniche, economiche, ambientali e sociali, e dall’altro di informare e attrarre consenso per progetti ed interventi complessi.

La fase di pianificazione degli interventi è supportata da cinque “Implementation Models” relativi allo stato dell’arte e a esempi attuativi inerenti le cinque aree prioritarie del progetto:

1) strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici;

2) integrazione di energie rinnovabili;

3) sistemi integrati di gestione dell’energia;

4) smart grid;

5) modelli di generazione di valore attraverso innovazioni “low-carbon”.

Gli “Implementation Models” sono stati presentati nella “Smart Altitude Webinar Series” organizzata da Fondazione Bruno Kessler in collaborazione con Trentino Sviluppo, un ciclo di cinque webinars tenuti dai ricercatori del progetto nei mesi di giugno e luglio 2020. Con 122 partecipanti provenienti da 12 Paesi, i webinars hanno contribuito ad alimentare un dialogo internazionale sulle sfide ed opportunità nella pianificazione di buone pratiche “low-carbon” all’interno delle località sciistiche. Grande interesse è stato espresso per le esperienze maturate dai quattro Living Labs del progetto, che stanno sperimentando le nuove misure low-carbon all’interno delle proprie ski areas.

Il Living Lab di Les Orres in Francia sta sperimentando un nuovo modello di smart grid che connette rete elettrica, impianti di risalita, ristoranti ed hotel, edifici pubblici e sistemi di illuminazione. Madonna di Campiglio, Living Lab italiano, sta testando un sistema integrato di gestione dell’energia per monitorare e analizzare flussi e parametri di impianti di risalita, sistemi d’innevamento, battitura delle piste ed edifici operativi. In Svizzera, il Living Lab di Verbier sta potenziando il proprio sistema integrato di gestione dell’energia secondo i criteri della certificazione ISO 50001. Infine Kravec, in Slovenia, sta realizzando un’operazione di efficientamento energetico dei propri impianti per la produzione di neve e degli edifici operativi

Complementare all’implementazione delle misure è il monitoraggio dei risultati e delle riduzioni ottenute in termini di energia consumata, CO2 emessa e costo per ogni misura introdotta. L’approccio Smart Altitude si conclude con la comunicazione delle attività svolte. Dare visibilità agli interventi e alle strategie di efficientamento energetico e comunicare a turisti e stakeholders il proprio impegno nello sviluppo di un modello low-carbon offre nuove opportunità di marketing presso un pubblico sempre più attento ai temi della sostenibilità, dell’ambiente e dei cambiamenti climatici.

Con l’obiettivo di costruire una rete transalpina di condivisione delle esperienze e conoscenze maturate nel progetto, Smart Altitude sta avviando una campagna di “Replication” che coinvolgerà 20 aree sciistiche in Austria, Italia, Francia, Germania, Slovenia e Svizzera. L’ambizione del progetto è connettere attivamente molteplici attori nel processo di transizione verso nuovi modelli di gestione del turismo alpino, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e creando, al contempo, nuove opportunità di sviluppo per l’economia locale, nel segno della sostenibilità e dell’innovazione.

 


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