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Come vorremmo l’Internet del futuro. Roberto Viola alla Bruno Kessler Lecture

30 Giugno 2017

Quali grandi opportunità offre Internet? Quali preoccupazioni solleva? Come può contribuire l’Europa allo sviluppo di una Rete più a misura d'uomo?

Ha parlato di questo Roberto Viola, direttore generale di DG Communications Networks, Content and Technology della Commissione Europea, protagonista questa mattina alla Fondazione Bruno Kessler di Povo (TN) della quinta Bruno Kessler Lecture.

Di fronte alla sala gremita di ricercatori, ricercatrici, studenti e studentesse, cittadini e cittadine interessati ad ascoltare queste importanti riflessioni del nostro tempo, Roberto Viola ha presentato la sua visione esperta e da osservatore privilegiato del mondo di Internet.

“La crescente importanza di Internet” – ha detto Viola – “implica che esso non è più solo una rete informatica, ma sta rapidamente modellando l’economia e la nostra vita quotidiana”.

Secondo Viola, Internet è diventato un importante motore economico, che ha reso possibile la trasformazione digitale della maggior parte dei settori dell’economia, sfidando i modelli di business tradizionali. Allo stesso tempo, la Rete sta trasformando la nostra società, il modo in cui viviamo, in cui lavoriamo, in cui ci procuriamo le informazioni e ci relazioniamo con gli altri. “Questi mutamenti” – ha detto Viola – “sollevano questioni fondamentali: la Rete così come la conosciamo oggi risponde alle esigenze dei cittadini? A quale Internet vogliamo collegarci tra dieci anni? Qual è il ruolo della politica nel delineare l’evoluzione di Internet?”

È fondamentale – secondo il direttore generale della Commissione europea DG Communication Network, Content and Technology riflettere sulle tecnologie chiave e le tendenze di mercato che guideranno lo sviluppo di Internet nei prossimi anni e discutere su come questi sviluppi possano da un lato rispondere alle esigenze degli utenti in maniera più adeguata e dall’altro rispecchiare i valori sociali ed etici di cui godiamo nelle nostre società.

“Un esempio attuale” – dice Viola – “è dato dai social media e dalle reti che hanno drasticamente cambiato il modo in cui i cittadini scambiano opinioni, si informano e usufruiscono di contenuti creativi online. Essi consentono livelli di libertà di parola e di pluralismo dei media mai visti prima, mentre l’integrazione perfetta di oggetti intelligenti, indossabili e l’utilizzo della realtà virtuale aumentata renderà le reti sociali, i social media e le piattaforme del futuro il canale privilegiato per la comunicazione, lo scambio, il business, l’apprendimento e l’acquisizione di conoscenze. Tuttavia, ci sono sfide che dobbiamo affrontare con vigore”.

Le informazioni sono conoscenza

I recenti progressi nel campo dell’Intelligenza artificiale e dell’Internet of things (Internet delle cose) sono altrettanto essenziali per trasformare informazioni – sempre più numerose – in conoscenza, per collegare i mondi fisici e quelli virtuali e per integrare autonomia e l’intelligenza nelle reti, nei robot, nelle piattaforme industriali e nei dispositivi connessi.

Sulle tecnologie interattive

Le tecnologie interattive stanno producendo un cambiamento di paradigma nel modo in cui noi esseri umani interagiamo grazie a Internet. Il riconoscimento vocale e la realtà aumentata sono due dei più notevoli esempi di quest’evoluzione che stanno già permeando diversi settori come l’istruzione, la salute, l’industria automobilistica, la culturale e la creatività. Simili progressi si stanno anche verificando nel campo delle tecnologie del linguaggio a sostegno del multilinguismo, uno dei maggiori vantaggi in termini di diversità culturale in Europa e, allo stesso tempo, una delle sfide più importanti per la creazione di una Rete veramente inclusiva.

“Qualsiasi riflessione su una Rete umano-centrica” – ha concluso Roberto Viola – “deve necessariamente affrontare bisogni universali quali i diritti alla privacy, alla sicurezza e alla gestione delle identità. A questo proposito, la tecnologia e l’etica possono andare a braccetto. I progressi nel campo della crittografia e dell’interoperabilità dei sistemi di identità pubblica stanno andando nella giusta direzione”.

Il presidente FBK Francesco Profumo, nell’introduzione alla Lectio di Viola ha aggiunto un ulteriore spunto di riflessione: “Dove ci ha portato l’era di Internet? Essenzialmente ci ha condotti a un approccio nuovo alla vita del singolo cittadino e del mondo che eravamo abituati a conoscere in moltissimi settori che hanno a che fare con aspetti fondamentali della nostra quotidianità. Due esempi sono particolarmente esemplificativi in questo senso: la salute e il mondo del lavoro. Oggi si parla di “precision medicine“, cioè di affrontare le questioni legate alla salute in maniera integrata e non singolarmente all’occorrenza di una specifica patologia. Questo approccio – dettato dal ricorso sempre maggiore alle ICT – permette di integrare dati, richiedere di saperli leggere e saperli gestire in maniera organica, creando interazioni fra di essi. L’evoluzione della cartella clinica online è già in atto e ora parliamo di ecosistema integrato in cui vengono monitorati e messi in relazione non solo i dati relativi alla salute, ma quelli della persona nella sua interezza, raccolti in molti modi, anche con strumenti ormai quotidiani come uno smartphone o un braccialetto contapassi”.

“Un secondo esempio fondamentale” – ha proseguito il Presidente di FBK – “è quanto sta accadendo nel mondo del lavoro. Come si è trasformato all’avvento di Internet e delle nuove tecnologie? Nella quarta rivoluzione industriale, l’innovazione tecnologica “a portata di mano” modifica rapidamente il modo di pensare e di agire di miliardi di persone, grazie alla “protesi” di uno smartphone o di un tablet, con la conseguente e altrettanto rapida distruzione del modello di business analogico. Distruzione, è proprio questa la metafora sull’effetto dirompente della trasformazione digitale trasversale, perché diffusa a ogni settore economico, pervasiva e rapida nella crescita. “Innovare o morire” è il motto di questa nuova era. E la ricerca – assieme alla scuola e alle istituzioni europee, nazionali e locali – ha un ruolo da protagonista nel governare questo cambiamento senza precedenti”.

La “Bruno Kessler Lecture”
La Bruno Kessler Lecture è un evento annuale che ospita studiosi di alto profilo internazionale, invitati a trattare grandi temi di attualità anche per un pubblico di non specialisti.
La prima Lecture, nella primavera del 2013, ha portato a Trento Michael Spence, professore alla New York University e premio Nobel 2001 per l’Economia; la seconda, Jared Diamond, premio Pulitzer per la Saggistica nel 2008 con “Armi, acciaio e malattie”; la terza il matematico inglese Marcus du Sautoy, Faraday Prize. La scorsa edizione infine aveva visto protagonista Heiner Bielefeldt, Special Rapporteur alle Nazioni Unite, che ha tenuto una lecture dal titolo “Il potenziale provocatorio della libertà di religione. L’esperienza di un relatore speciale delle Nazioni Unite”.


È possibile rivedere la Lecture 2017 qui

– Leggi: “Internet of Humans – Bruno Kessler Lecture by Roberto Viola, Director-General for Communications Networks, Content & Technology at the European Commission (in inglese)

– Fotoservizio a cura di Giovanni Cavulli
– Immagini video a cura di VideoFrame (in arrivo)


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