European Innovation Council (EIC): un nuovo strumento a supporto della ricerca e dell’innovazione
Tra meno di un anno verrà lanciato “Horizon Europe”, il nuovo Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione; un budget da 100 Miliardi di Euro per il periodo 2021- 2027
Ci saranno molti punti di continuità con il programma attuale (Horizon 2020) e a Bruxelles si continua a ripetere che ci sarà una “evoluzione più che una rivoluzione”. Tra gli aspetti di novità sicuramente lo strumento pensato a supporto dell’innovazione, ovvero lo strumento dello EIC (European Innovation Council) che sarà uno dei pilastri per accedere ai finanziamenti verso la ricerca applicata al mondo imprenditoriale. Questo strumento sarà dedicato principalmente all’innovazione cosiddetta “dirompente” volta alla creazione di prodotti, processi e modelli di business capaci di generare nuovi mercati.
Il Pilota EIC ha l’obiettivo di sostenere innovatori, start up, PMI e ricercatori europei supportando lo sviluppo delle loro idee più brillanti. Idee che si differenziano radicalmente rispetto a prodotti, servizi o business model esistenti, che comportino un alto rischio e che abbiano un alto potenziale di crescita sui mercati internazionali (scale up). EIC focalizza quindi l’attenzione su ricercatori e innovatori in grado di sviluppare innovazioni che possano creare nuovi mercati e promuovere nuovi posti di lavoro, crescita e prosperità in Europa.
Lo strumento EIC è stato concepito come un mix di “grant” e di misure finanziarie (blended finance), rivolto principalmente alle esigenze delle start-up e delle PMI innovative e delle loro prospettive di crescita nel mercato Europeo. L’EIC costituirà quindi una sfida per il nostro sistema paese, caratterizzato da un gran numero di piccole e medie imprese cosiddette “tradizionali” o focalizzate su processi di innovazione di tipo incrementale. Rappresenterà anche una nuova opportunità per il numero crescente di aziende fortemente innovative sempre in cerca di risorse che le aiutino a svilupparsi e ad affermarsi sul mercato. Non dimentichiamo che si dovrà comunque affrontare una competizione elevata a livello europeo per poter accedere ai finanziamenti.
Nel mese di Marzo 2020 è uscito il nuovo draft del Work Program (WP) europeo sullo EIC nel quale oltre a confermare gli strumenti già presenti negli anni precedenti, ci sono alcune novità, finalizzate a facilitare il passaggio dalla ricerca di base alla dimostrazione e validazione in ambiente reale e alla commercializzazione dei risultati dei progetti di ricerca e innovazione stessi seguendo nei singoli strumenti dello EIC la catena del valore data dal TRL (Technology Readiness Level).
Tra le novità del WP si trova la proposta “Green deal” presentata dalla Commissione europea all’interno dello strumento “Accelerator” (ex SME Instrument) che sta ponendo le basi per un periodo di maggiore ambizione verso lo sviluppo sostenibile. Mira infatti a rendere l’Europa il primo continente neutro dal punto di vista climatico e leader nell’economia circolare e nelle tecnologie pulite.
Ricordiamo che questi strumenti, dedicati principalmente alle aziende, prevedono, quale valore aggiunto delle proposte progettuali, la presenza di Istituti di ricerca, come la Fondazione Bruno Kessler, che riceve un finanziamento sulla ricerca del 100% e può supportare, come partner di progetto, le proposte imprenditoriali innovative.
Per questo motivo FBK promuove e condivide i risultati della ricerca e le competenze interne alla Fondazione stimolando così direttamente la collaborazione con le aziende al fine di sostenere la loro competitività e la capacità di innovazione supportandole anche nella scrittura di questi progetti.
Infine, FBK ha costruito negli anni una fitta rete di collaborazioni con Accademie, istituti e aziende a livello internazionale e può quindi supportare le imprese nella costruzione di partenariati internazionali.
Per informazioni è possibile contattare l’Ing. Vittorio Guarnieri, Research Liaison Officer di FBK (SMKS –