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Identificazione dei target terapeutici e riproposizione di farmaci esistenti contro Covid-19

28 Gennaio 2021

La network medicine coniuga l’utilizzo delle reti e della biologia di sistema al fine di scoprire schemi comuni nelle malattie che permettano di comprenderne la biologia e proporre nuovi farmaci

Manlio De Domenico, Giulia Bertagnolli, Arsham Ghavasieh (FBK CoMuNeLab) e Giuseppe Jurmann (FBK DSH Unit) sono coautori dell’articolo “CovMulNet19: proteomi, malattie, sintomi e trattamenti in una rete integrata. Un approccio di medicina sistemica e scienza delle reti a Covid19”  pubblicato in “Network and systems medicine

Dalla comparsa della Covid19, la malattia provocata dal virus SARS-Cov-2, la comunità di ricerca di tutto il mondo ha gareggiato per sviluppare trattamenti o reindirizzare i farmaci esistenti per questa nuova sfida.

Ora ci vengono incontro vaccini efficaci, ma una migliore comprensione di questa malattia migliorerebbe il trattamento dei pazienti che continuano a soccombere mentre viene affrontata la sfida logistica della vaccinazione a livello mondiale.

L’approccio del team di ricerca autore dello studio propone quindi l’uso della network medicine (medicina sistemica) per scoprire i processi biologici colpiti da questa malattia combinando informazioni da più database pubblici che raccolgono informazioni sulle interazioni tra proteine e farmaci, nonché sui sintomi di altre malattie.

Nello studio si presenta CovMulNet19, un’esauriente rete COVID-19 contenente tutte le interazioni conosciute disponibili che coinvolgono le proteine del virus SARS-CoV-2, proteine umane interagenti, malattie correlate, sintomi e farmaci che possono potenzialmente bersagliarli. I ricercatori hanno utilizzato una vasta gamma di metodi di analisi di rete per dare la priorità a un elenco di malattie che mostrano un’elevata somiglianza con COVID-19 e un elenco di farmaci che potrebbero essere potenzialmente utili per il trattamento dei pazienti. Tra le malattie che maggiormente assomigliano alla COVID-19, troviamo alcune delle patologie che sono state segnalate quali fattori di rischio per i pazienti di sviluppare forme gravi di COVID-19, comprese malattie intestinali, epatiche e neurologiche, nonché altre malattie dell’apparato respiratorio.

Il database CovMulNet19 può essere utilizzato quale strumento prezioso per esplorare le opzioni di riproposizione di farmaci esistenti ma anche per comprendere meglio la sintomatologia di COVID-19, soprattutto nelle forme prolungate. L’approccio di rete tiene conto e studia l’intreccio di relazioni tra interazioni molecolari, malattie e sintomi di questa e di tutte le altre malattie.

Giuseppe Jurman, FBK: “Il team FBK, formato da Manlio De Domenico, Giulia Bertagnolli e Arsham Ghavasieh (CoMuNeLab) e Giuseppe Jurman (DSH) ha raccolto in un primo momento le fonti di dati pubblicati disponibili, le ha elaborate e le ha uniformate costruendo un nuovo database unificato di molecole/composti, proteine bersaglio e principi farmacologici. Questo database è stato successivamente analizzato con complesse tecniche di rete per identificare tutte le possibili interazioni tra proteine, sintomi e malattie simili al fine di redigere un elenco di farmaci potenzialmente candidati da utilizzare come trattamenti per la Covid-19.”

 

Leggi la pubblicazione completa:

Netw Syst Med. 17 novembre 2020; 3 (1): 130-141.doi: 10.1089 / nsm.2020.0011. eCollection 2020.

CovMulNet19, Integrazione di proteine, malattie, farmaci e sintomi: un approccio medico di rete a COVID-19
Nina Verstraete, Giuseppe Jurman, Giulia Bertagnolli, Arsham Ghavasieh, Vera Pancaldi, Manlio De Domenico.

Fonte: Comunicato stampa di Inserm –  Centro di ricerca sul cancro di Tolosa (F)


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