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Il progetto “che Aria” al concorso “Giovani ricercatori cercansi”: ottimo risultato per il liceo Galilei

25 Settembre 2020

Tre studentesse del liceo scientifico di Trento, con un progetto basato su un’esperienza di alternanza scuola-lavoro in FBK, hanno ottenuto il secondo posto nella categoria “ricerca di base”

Si è conclusa con un eccellente risultato la partecipazione di tre giovani studentesse del liceo “Galilei” di Trento al concorso “Giovani ricercatori cercansi“, nato da una collaborazione tra Provincia autonoma di Trento, EURAC, Università di Innsbruck e Alpine Mittelschule Davos, che raccoglie progetti di ricerca virtuosi presentati da studenti delle scuole superiori di Trentino, Alto Adige, Tirolo e del Cantone dei Grigioni.

Le tre ragazze del “Galilei” – Viola Scrinzi, Anna Bresciani e Selina Longato – hanno ottenuto il secondo posto nella categoria “ricerca di base” con il progetto “MaNa: studio di macroeffetti con l’utilizzo di nano materiali”, basato su un’esperienza di alternanza scuola-lavoro condotta in FBK all’interno del progetto “cheAria”. La premiazione si è svolta al MUSE di Trento lo scorso 18 settembre.

Il progetto “cheAria”, realizzato in collaborazione con l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA), ha coinvolto numerosi istituti scolastici della provincia nel corso dell’anno scolastico 2018/2019, con l’obiettivo di studiare un sensore di gas in grado di eseguire un monitoraggio ambientale urbano, realizzarne tre prototipi tra loro connessi e predisporre una strategia per portarlo sul mercato.
L’esperienza del liceo “Galilei”, poi approfondita e ampliata dalle tre studentesse partecipanti al concorso “Giovani ricercatori cercansi”, è stata focalizzata soprattutto sullo studio delle caratteristiche chimiche del sensore. Partendo dall’analisi dei dati sulla qualità dell’aria della città di Trento, sono stati studiati in particolare i diversi tipi di “paste chimiche” che possono costituire il sensore e le loro reazioni con i vari gas presenti in atmosfera, con l’obiettivo di individuare la pasta sensibile più adatta allo scopo.

A seguire da vicino gli studenti nel progetto – coordinato dal responsabile dell’unità di ricerca Mirco Nano Facility (MNF) di FBK Pierluigi Bellutti e dal team di FBK Junior – è stato soprattutto Andrea Gaiardo, ricercatore dell’unità MNF. «Il progetto “cheAria” è stato molto stimolante non solo per gli studenti, ma anche per noi tutor. Gli obiettivi prefissati sono stati pienamente raggiunti, sia dal punto di vista scientifico che da quello didattico e della sensibilizzazione degli studenti sulla tematica relativa all’inquinamento atmosferico», sottolinea Gaiardo. «L’esperienza maturata e gli obiettivi raggiunti hanno spinto Viola, Anna e Selina del liceo “Galilei” a espandere il lavoro svolto dalla loro classe all’interno del progetto, e a proporlo nell’ambito del concorso “Giovani ricercatori cercansi”. Il lavoro di approfondimento che hanno svolto è stato eccellente, come dimostra il secondo posto ottenuto in un concorso internazionale e molto competitivo. È una vera soddisfazione, come tutor, poter vedere che le conoscenze trasferite all’interno del progetto siano state fatte proprie dagli studenti e fatte evolvere per poter proporre un loro progetto».

Per le tre studentesse il progetto ha rappresentato anche un’ottima opportunità per misurarsi con il mondo della ricerca. «Il progetto che abbiamo portato avanti è stata un’importante occasione sia per ampliare le nostre conoscenze in ambito chimico, esplorando ambiti a noi sconosciuti come la sensoristica, sia per applicare tali conoscenze a una ricerca concreta, che portasse allo sviluppo di un prodotto fruibile su larga scala», spiega Viola Scrinzi. «Siamo decisamente soddisfatte, in particolare, di aver avuto l’opportunità di fare esperienza concreta di cosa significhi “fare ricerca”, e siamo consapevoli di aver acquisito un modus operandi spendibile trasversalmente in diversi ambiti in futuro».


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