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Le iniziative italiane di ricerca partecipata

25 Giugno 2021

Un convegno a Firenze ha riunito i principali attori nazionali impegnati negli "sportelli della scienza" , iniziative che puntano a rendere la cittadinanza parte attiva della ricerca scientifica

Lo scorso 23 giugno l’Università di Firenze ha ospitato il convegno Lo Sportello della Scienza e della Sostenibilità dell’Università di Firenze ed esperienze collegate, dedicato alla presentazione di una serie di iniziative di ricerca partecipata portate avanti sul territorio nazionale. Il focus dell’incontro è stato incentrato soprattutto sulle strutture note come “sportelli della scienza” (dall’inglese science shop), che puntano a realizzare progetti di ricerca scientifica e umanistico-sociale basati su proposte avanzate dalla cittadinanza. Negli ultimi anni, complice anche l’aumento di progetti europei dedicati a questi temi, sono nate diverse iniziative di questo genere anche in Italia, la cui tradizione nel settore in passato era stata invece piuttosto scarsa.

Tra queste iniziative c’è anche “La bottega della scienza”, lo sportello della scienza aperto dalla Fondazione Bruno Kessler tra il 2018 e quest’anno, nell’ambito del progetto di comunicazione della scienza Cittadini per la scienza, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento e concluso recentemente. Lo sportello trentino ha sperimentato una forma innovativa di ricerca partecipata, ponendo al centro della scena il mondo della scuola: sono stati infatti gli studenti di alcune scuole superiori trentine a “fare i ricercatori”, realizzando progetti di ricerca basati su proposte avanzate dalla cittadinanza e dalle stesse scuole, con la supervisione di ricercatori di FBK e di altri enti di ricerca del territorio. Nelle due edizioni svolte sono stati realizzati 7 progetti di ricerca, con 5 scuole coinvolte e un totale di oltre 140 studenti, 15 insegnanti e 11 ricercatori partecipanti.

“La bottega della scienza” è uno dei quattro science shop italiani inclusi nell’associazione RISS (Rete Italiana Sportelli della Scienza), nata a inizio 2020, che unisce le realtà nazionali impegnate in attività di ricerca partecipata. Lo sportello più longevo è il Laboratorio FOIST dell’Università di Sassari, attivo da tempo in attività di ricerca e promozione sociale con le comunità del territorio. Hanno visto la luce più di recente invece lo Sportello della scienza e della sostenibilità dell’Università di Firenze e WatShop dell’Università di Brescia, incentrati soprattutto su tematiche ambientali e legate alla sostenibilità: entrambe le iniziative sono inserite in progetti europei da poco conclusi, rispettivamente InSPIRES e SciShops.

Il convegno di Firenze, che si è svolto in una modalità ibrida con interventi online e in presenza (per FBK ha partecipato sul posto Matteo Serra, coordinatore de “La bottega della scienza”), ha rappresentato un’importante occasione per presentare i principali risultati di tutte queste iniziative, offrendo una panoramica generale sullo stato dell’arte della ricerca partecipata in Italia.

 

 


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