Le professioni del futuro: quando i robot cooperano con l’uomo e non ne uccidono la creatività
La quarta conferenza di “Costruire il futuro” raccontata da "The Culturit Review", che sta seguendo l'iniziativa con una serie di articoli dedicati al ciclo di lezioni ideato da Piero Angela
Scritto da Sofia Baroncini
Nell’ultimo appuntamento di “Costruire il futuro” è stato affrontato un tema stringente: l’incertezza riguardante il mondo del lavoro e le sue successive trasformazioni, sempre più veloci perché influenzate dalla rapida evoluzione delle nuove tecnologie. Un tema che tocca ampi settori: il cambiamento nei rapporti sociali, lo sviluppo della ricerca, il cambiamento dello stile di vita a cui il sistema educativo dovrebbe preparare i giovani di domani. Come prepararli, però, se non conosciamo la maggior parte dei lavori che serviranno tra soli vent’anni?
Per illustrare criticamente quest’incertezza gli organizzatori hanno chiamato Francesco Profumo, ex Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e attuale presidente della Compagnia di San Paolo nonché della Fondazione Bruno Kessler di Trento e infine professore di Macchine ed Azionamenti Elettrici presso il Politecnico di Torino. Personalità particolarmente adatta a trattare del tema per l’alto numero di lavori svolti nell’ambito dell’istruzione e della ricerca, il professore ha illustrato, attraverso esempi tratti dalla propria esperienza e da dati scientifici e di cronaca, i principali fattori di cambiamento della nostra epoca e gli aspetti positivi di tale cambiamento.
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