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Mapping affinities: verso un approccio etico alla visualizzazione dei network

4 Ottobre 2021

Le nostre vite personali e professionali sono profondamente radicate in una complessa rete di legami interconnessi e intercollegati. Queste reti e la nostra posizione al loro interno possono influenzare il modo in cui viviamo e pensiamo

Nel suo nuovo libro disponibile in open access – Mapping Affinities: Democratizing Data Visualizations (Mētis Presses) – Dario Rodighiero (Harvard University) mette in discussione alcuni presupposti comuni sulla rappresentazione visiva delle reti.

Nella sua ricerca di visualizzazioni di dati incentrate sull’uomo, Rodighiero si affida all’elaborazione del linguaggio naturale e utilizza il linguaggio per sviluppare metriche alternative con un occhio attento all’etica. Due esempi discussi nel suo nuovo libro illustrano abbastanza bene questo punto.

Il primo esempio è costituito dalla cartografia COVID-19 – vincitrice nella categoria “Best DH Data Visualization” ai Digital Humanities Awards 2020 – e dal suo ultimo adattamento 3D presentato ad Ars Electronica questo mese. Il concetto è semplice. Gli studiosi che lavorano su un determinato argomento sono disposti nello spazio in base alle somiglianze linguistiche. Più due ricercatori appaiono vicini nella cartografia, più tendono a parlare di cose simili in modo simile. Per ogni autore è disponibile un elenco delle parole più rilevanti e le unità verbali maggiormente condivise compaiono direttamente nella rappresentazione. Le curve di livello vengono quindi utilizzate per rappresentare graficamente la rilevanza degli studiosi all’interno della comunità di pratica considerata. Mentre le metriche più comunemente usate quali il conteggio delle citazioni o l’h-index tendono a sottorappresentare l’importanza delle ultime pubblicazioni e dei ricercatori più giovani, le cartografie di Rodighiero consentono una rappresentazione più orizzontale della realtà. Infatti, in linea di principio, gli studiosi possono ritrovarsi nella cartografia ed esplorare il loro vicinato lessicale scoprendo affinità esistenti e potenziali di cui non erano nemmeno a conoscenza.

Il secondo esempio è l’uso della proiezione cartografica per disegnare   rappresentazioni sferiche di reti. Classicamente, una rete è rappresentata su una superficie piana. Questo metodo di visualizzazione, però, – scherzosamente definito da Rodighiero “cospirazione flat-network” – non è privo di conseguenze. Adattare una rete a uno spazio piatto e incorniciato implica la necessità di attribuire arbitrariamente la centralità a un gruppo di nodi spingendone altri verso una periferia creata artificialmente. Si tratta quindi di un esercizio di potere che può portare alla marginalizzazione grafica delle minoranze. Disegnando reti su una superficie sferica, Rodighiero ridefinusce quindi i concetti di centro e periferia nella visualizzazione di reti.

E adesso? Dove è diretta la visualizzazione etica dei dati? Interrogato sugli sviluppi futuri in questo settore in crescita, Rodighiero afferma che si tratterà di “grammatica visiva” e “alfabetizzazione visiva”. Da un lato, afferma, è necessario “progettare nuove e più appropriate strategie di visualizzazione dei dati” per affrontare i problemi in questione. Dall’altro, questo sviluppo tecnico dovrebbe essere ancorato alla vita quotidiana introducendo “l’interpretazione della visualizzazione nei percorsi scolastici”.


“Quando si tratta di dati, Rodighiero dimostra che la parola “democrazia” implica un approccio multiforme alla mappatura e alla visualizzazione: un approccio costruito sull’esame di insiemi di dati con occhio critico e creativo; intendere la visualizzazione come una forma complessa e interattiva di narrazione; e prestare attenzione alla diversità di pubblico e alle diverse modalità di coinvolgimento che una determinata visualizzazione di dati si sforza di accogliere” — dalla prefazione, di Jeffrey Schnapp, fondatore e direttore del personale accademico del metaLAB(at)Harvard; Carl A. Pescosolido Professore di Lingue e letterature romanze e di Letterature comparate; condirettore di facoltà del Berkman Center for Internet and Society; Affiliato al Dipartimento di Architettura del GSD.


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