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L’Arte rinnova i popoli

7 Giugno 2018

In che modo il piacere può essere un principio per l'innovazione? Qual è il fattore motivazionale più importante? Quanto è importante misurare l'impatto? Perché abbiamo bisogno di pazzia? - Una conversazione con Doris Sommer da Harvard

Il teatro – o la teatralità – è la capacità, la proprietà umana
che permette all’uomo di osservarsi nell’azione, nell’attività.
L’auto-conoscenza così acquisita gli consente di essere il soggetto (colui che osserva)
di un altro soggetto (colui che agisce).
Gli permette di immaginare variazioni della sua azione, studiare alternative.
L’uomo può vedere se stesso nell’atto di vedere, nell’atto di agire, nell’atto di sentire, nell’atto di pensare.
Pensare se stesso, sentire se stesso, pensando.
(Augusto Boal, The Rainbow of Desire – 1995)

La conoscenza dà potere alle persone.
Se le persone conoscono le regole e sono sensibilizzate dall’arte, dall’umorismo e dalla creatività,
è molto più probabile che accettino il cambiamento.
(Antanas Mockus)

Invitata dal direttore del centro di ricerca FBK-IRVAPP, Prof. Pier Luigi Sacco, Doris Sommer ha tenuto il 6 giugno 2018 il seminario “La cultura è la parola chiave”. Ci ha presentato i suoi modelli di ispirazione dal teatro di Boal alla visione “colorata” di Edi Rama per il futuro della sua città, Tirana; dalla rivoluzione felice di Mockus a Bogotà negli anni novanta del secolo scorso, al concetto di “utilità” di oggetti e processi artistici per Pedro Reyes.

Cosa hanno in comune tutte queste diverse esperienze? Il potere dell’impegno culturale come forza di trasformazione sociale. Attraverso le pratiche culturali possiamo rappresentare un problema come una trama in cui possiamo giocare un ruolo inedito e iniziare a immaginare qualcosa di nuovo. Dobbiamo rompere le abitudini sbagliate, dobbiamo essere coraggiosi per rischiare e imparare facendo, attraverso prove ed errori: ciò che impareremo durante il processo durerà per sempre, non il prodotto. In altre parole, le pratiche di arte comunitaria sono un invito permanente per i cittadini a collaborare all’infinita co-creazione di un mondo più giusto e più bello.

Doris Sommer ci ha anche illustrato il programma Pre-Texts, un progetto internazionale di formazione per formatori che traduce la teoria della letteratura alta attraverso pratiche creative popolari: una pedagogia sviluppata dall’Iniziativa Cultural Agents presso l’Università di Harvard, e disponibile a partner esterni. La metodologia combina tre obiettivi complementari di educazione olistica: alfabetizzazione di alto livello, innovazione e cittadinanza.


[Foto: “Palas Por Pistolas“, di Pedro Reyes, da Wikimedia Commons]


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