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Tra bufala e bufale

1 Settembre 2022

Quanto ci possiamo fidare di recensioni e commenti trovati online? Il rischio della notizia falsa o cucinata ad arte è sempre dietro l'angolo, proponiamo un parallelo tra ristorazione e ricerca per pensarci su.

Il tempo delle ferie è ormai terminato per molte e per molti, rimane sul campo di vacanza un manipolo ben organizzato, capace di evitare bollini neri in autostrada e prezzi da alta stagione. A loro i nostri migliori auguri per uno splendido settembre, mese per lo più di ripartenza. 

Per chi di noi sta appunto ricominciando rimane in genere viva la memoria del tempo libero goduto nei mesi estivi. In questo tempo libero ricopre uno spazio sempre più rilevante – ce lo dicono indagini giornalistiche, sociologiche e di mercato – il ben-trattamento a tavola. Mangiare e bere bene serve ad arricchire una vacanza, talvolta addirittura ne è lo scopo principale.

La memoria dei monumenti che abbiamo visitato si confonde con quella di quanto abbiamo assaggiato, nei nostri racconti i buoni (o i cattivi) ristoranti occupano sempre più tempo e pare alimentino pure la curiosità di chi ci ascolta. 

Per capire dove mangiare e bere bene ci sono molti strumenti: le classiche guide, i siti e le app, il passaparola. Non tutto, però, è affidabile, specie quanto si trova online. Qui i controlli sulla veridicità ed efficienza delle recensioni lasciano spesso il tempo che trovano e non eliminano il rischio di mangiare mozzarella poco fresca a caro prezzo.

La questione delle notizie false, insomma, non interessa la sola comunicazione della scienza, ma si pone quale stimolo costante per la comprensione del mondo in cui viviamo. La difesa contro la pizza cattiva, il vino acido o il dato taroccato rimane sempre la stessa: una buona informazione, che alimenta la consapevolezza e nutre la curiosità. Aprire la mente, tenere vivo il dialogo, fidarsi dei consigli di chi ne sa più di noi: sono questi i modi migliori per trovare un buon piatto o conoscere una buona ricerca. 

Chiudo con un paio di esempi tratti dall’esperienza personale. Cercavo un articolo che mi aiutasse a risolvere alcuni dubbi su di una questione storiografica complessa, legata alla schiavitù ottocentesca: ho chiesto a un collega che ne sa più di me e ho trovato le risposte. Cercavo un’aringa preparata a dovere in Danimarca: ho chiesto a chi vive là e ho trovato le risposte. Abbiamo bisogno del confronto. 


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