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Verso nuove frontiere scientifiche: il ruolo del CNR in Trentino

2 Luglio 2024

FBK ha ospitato un evento e la presidente del CNR Maria Chiara Carrozza per riflettere sulle prospettive della ricerca trentina.

Giovedì 27 giugno presso la Fondazione Bruno Kessler si è tenuto l’evento organizzato dal CNR trentino per accogliere la presidente Maria Chiara Carrozza e fare il punto sui traguardi raggiunti e sui piani futuri di collaborazione tra le istituzioni di ricerca del territorio.

L’evento, moderato dal direttore dell’Istituto di Biofisica Mauro Dalla Serra, si è aperto con i saluti del Segretario generale FBK Andrea Simoni, del rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian e della dirigente del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro della PAT Laura Pedron.

La tradizione di collaborazione tra FBK e CNR parte da lontano e negli ultimi anni si è intensificata anche grazie alle occasioni offerte dal PNRR: abbiamo grandi progetti insieme su temi come l’Intelligenza Artificiale e la quantum science & technology, puntiamo a proseguire la collaborazione con continuità ed una strategia congiunta”, ha affermato il Segretario generale FBK Andrea Simoni.

In Trentino il CNR è presente con 7 istituti dislocati in due plessi.
La Fondazione Bruno Kessler ospita all’interno delle proprie strutture 5 di questi – l’Istituto di Biofisica, l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione,  l’Istituto dei Materiali per l’Elettronica ed il Magnetismo, l’istituenda Area della Ricerca e l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie che collabora anche con l’Università di Trento, che ospita altresì l’Istituto Nazionale di Ottica. Infine a San Michele all’Adige il CNR è presente con l’Istituto per la BioEconomia. Le attività sono ben integrate nel tessuto locale dei vari attori della ricerca e contribuiscono a richiamare e stabilizzare sul territorio ricercatori provenienti dal resto d’Italia e dall’estero: attualmente sono
116 i ricercatori CNR delle sedi trentine, dei quali 53 sono giovani collaboratori, assegnisti, borsisti e dottorandi.

La presidente CNR Maria Chiara Carrozza ha tenuto un intervento sulla leadership scientifica del CNR condividendo gli obiettivi del suo mandato, i punti del piano di organizzazione e di rilancio oltre ad esprimere la volontà del CNR di aumentare la presenza su Trento partendo dagli ottimi risultati di qualità scientifica che i ricercatori e le  ricercatrici hanno raggiunto sul territorio grazie alla collaborazione tra i soggetti di ricerca, in particolare Fondazione Bruno Kessler e i dipartimenti dell’università di Trento.

Tra gli obiettivi del suo mandato vi è quello di posizionare il CNR nel panorama europeo e internazionale come ente di rilevanza internazionale ed esprimere al meglio la leadership scientifica del nostro paese. Per il mantenimento a lungo termine delle infrastrutture di ricerca la direzione che CNR intende prendere è quella di un modello basato sulle sinergie con le università e gli istituti di ricerca.

La seconda parte dell’incontro è proseguita con la presentazione da parte dei ricercatori e delle ricercatrici di una ricerca di punta elaborata dai diversi Istituti CNR. Fabio Lauria ha presentato “Approcci per il ripristino di RNA non codificanti verso lo sviluppo di terapie innovative basate su RNA”; Andrea Vinante ha parlato di “Dispositivi quantistici superconduttori e sensori ibridi magnetomeccanici”; Roberto Verucchi ha esposto “Un nuovo approccio per la sintesi di materiali avanzati e lo sviluppo consapevole di dispositivi”; Iacopo Carusotto ha raccontato il progetto “Simulare il decadimento di falso vuoto: gli atomi ultrafreddi incontrano la cosmologia”; Claudio Masolo e Emanuele Bottazzi hanno illustrato “Sistemi socio-tecnici e il problema dell’incomunicabilità nell’epoca della nuova intelligenza artificiale” e Giorgio Matteucci ha parlato di “IBE, tra ricerche storiche e nuove opportunità”.


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