cheSpreco! Togliamo il cibo dalla spazzatura
Finalmente dal vivo, ospiti del Centro di Formazione Professionale Enaip Alberghiero e Ristorazione di Ossana, abbiamo figuratamente tagliato il nastro di inaugurazione del progetto “cheSpreco! Togliamo il cibo dalla spazzatura”, finanziato dalla Fondazione Caritro.
La nostra idea parte dalla convinzione che l’interdisciplinarità sia una delle chiavi di volta per avviare buone pratiche, come dimostrato dalla partecipazione al progetto di istituti che propongono modelli di formazione tra loro molto diversi, oltre a quello di Ossana: Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Levico Terme, Liceo Rosmini di Rovereto, Istituto Agrario di San Michele all’Adige, Liceo Classico Prati di Trento (chi ha potuto ha partecipato online).
Lo rivela anche la collaborazione tra competenze degli ideatori del progetto: quella di Adolfo Villafiorita, informatico, co-fondatore della startup a vocazione sociale shair.tech e la mia, quella di uno storico. Ad affiancarci nel percorso ci sarà un’antropologa, Marta Villa e il lavoro sarà coordinato da Claudia Dolci, responsabile dell’Unità Ricerca e Innovazione per la Scuola di FBK.
Il nostro obiettivo è ragionare del nostro futuro alimentare con chi più di noi sarà chiamato a costruirlo: ragazze e ragazzi che già dal primo incontro hanno dimostrato una viva sensibilità nei confronti dell’esigenza di non buttare il cibo nell’immondizia, di fare una spesa ragionata, di cucinare con equilibrio, di redistribuire gli eccessi. Questioni che non investono solo il futuro, ma riguardano il presente e hanno interrogato pure il passato.