Selfie di Stato. Come si auto-rappresenta oggi il potere?
La rappresentazione per immmagini delle più alte cariche dello Stato ha sempre avuto un impatto rilevante, soprattutto in termini storiografici. Maurizio Cau, ricercatore di FBK-ISIG, ci spiega il perché.
Ci sono svariati modi in cui i capi di Stato si possono “auto-rappresentare”, ma il principale rimane quello della ritrattistica ufficiale: “una sorta di ‘selfie stick’ – spiega Cau – che le autorità usano per fotografarsi e, di conseguenza, finire nei luoghi pubblici istituzionali“. Considerazioni che fanno parte di uno studio sulle rappresentazioni statuali, portato avanti dal ricercatore ISIG negli ultimi due anni. Qui la categoria del selfie risulta chiaramente pretestuosa, ma al tempo stesso molto valida se si vuole sottolineare uno dei punti in comune con la ritrattistica ufficiale: il volersi mostrare qui ed ora. Nella video intervista presente qui sotto ci verrà spiegato anche quale potere hanno queste immagini formali, soprattutto quando collocate all’interno dei luoghi istituzionali, e anche come si sono evolute nel tempo, confrontando vari esempi tra cui quelli italiano, tedesco e francese.
L’intervista è stata raccolta durante la 70° settimana di studio dell’Istituto Storico Italo-Germanico sulla “Mediatizzazione e medialità della storia” in età moderna e contemporanea.