FBK porta online l’epistolario di Alcide De Gasperi
Con un lavoro di oltre due anni, ancora in progress, l'unità Digital Humanities ha costruito un grande archivio digitale delle lettere scritte e ricevute dallo statista trentino
Venerdì 5 aprile a Roma, alla presenza del Presidente Sergio Mattarella, presso l’Archivio storico del Quirinale è stata presentata l’Edizione nazionale digitale dell’Epistolario di Alcide De Gasperi.
La corrispondenza dello statista trentino è stata digitalizzata e pubblicata online grazie a un progetto nazionale del MiBAC nato su iniziativa di Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Fondazione Bruno Kessler, Istituto Luigi Sturzo di Roma e la famiglia De Gasperi.
L’unità Digital Humanities di FBK, guidata da Sara Tonelli, è partner tecnico del progetto ed in questi due anni ha lavorato allo sviluppo di una piattaforma che da un lato aiuta storici e archivisti a rintracciare e catalogare le fonti nei diversi archivi, dall’altro restituisce al pubblico un elenco pubblico con i documenti originali, le trascrizioni e altre informazioni interessanti e utili a costruire percorsi e ricerche ulteriori.
“Come gruppo di lavoro abbiamo lavorato due anni per costruire l‘architettura tecnologia dell’intera piattaforma e di tutto ciò che sta dietro a quello che l’utente finale vede online – spiega la ricercatrice -. Abbiamo sviluppato un‘applicazione ad hoc messa a disposizione del network di studiosi, ricercatori ed archivisti i quali, una volta individuata una fonte che ritengono valida, possono fotografarla utilizzando la app, aggiungere descrizione e altre informazioni. I dati raccolti giungono automaticamente ad una banca dati centralizzata con due livelli di correzione – un supervisore scientifico e un redattore – che dopo un’ulteriore verifica pubblica il documento online. È un’infrastruttura che permette di passare dal cartaceo al digitale in pochi passaggi e che apre a noi studiosi delle digital humanities un mondo nuovo, ancora inesplorato e con grandi potenzialità per le applicazioni di intelligenza artificiale“.
Quello che viene restituito sul sito dell’epistolario è una grande raccolta di documenti, moltissimi scansionati in altissima risoluzione, la trascrizione e altre informazioni quali la tipologia di documento, la data, il mittente, l’abstract del contentuto trattato, il luogo e lo stato di conservazione.
“Oltre a visionare i documenti originali, la piattaforma di consultazione offre la possibilità di effettuare ricerche avanzate sia sul contenuto testuale che sui metadati, ad esempio leggere tutte le lettere che parlano di Europa o che sono indirizzate a uno specifico destinatario. Altre informazioni, non necessariamente presenti nei documenti, saranno estratte tramite tecniche avanzate di analisi semantica del testo e messe a disposizione degli utenti con visualizzazioni interattive dei risultati”.
Sul sito www.epistolariodegasperi.it, da venerdì scorso, sono liberamente disponibili le prime 1.300 lettere di un corpus che si stima pari ad almeno 5.000 documenti.
Attualmente hanno partecipato all’iniziativa oltre 106 istituzioni culturali e archivi da 9 Paesi. La ricerca è molto avanzata negli Usa, in Germania e in Austria e nei prossimi mesi si inizierà a lavorare con gli archivi francesi e inglesi. Si sta inoltre procedendo all’inventario dei documenti presso l’Archivio Centrale delle Stato a cui seguirà quello del Ministero degli Esteri. L’opera, che si prevede possa essere conclusa nel 2021, si avvale di una Commissione scientifica nazionale composta dai più importanti studiosi di De Gasperi.
Il progetto dell’Edizione nazionale dell’Epistolario di Alcide De Gasperi è sostenuto anche dalla Fondazione Caritro e dalla Fondazione Cariplo.