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Il Marr Prize alla FBK: miglior lavoro fra i 1700 proposti nell’ambito della Computer Vision

4 Gennaio 2016

Il premio Marr, conferito ogni due anni al miglior articolo scientifico sulla visione artificiale, è stato vinto nell’ultima edizione dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento per uno studio condotto in collaborazione con Microsoft e Carnegie Mellon University.

marrprizeIl lavoro è stato giudicato il numero uno fra i 1.700 proposti da centri di ricerca di tutto il mondo in occasione della più importante conferenza internazionale del settore, “IEEE International Conference on Computer Vision”, tenuta nel Dicembre 2015 a Santiago del Cile. Allo studio ha lavorato Samuel Rota Bulò, ricercatore dell’Unità TeV (Technologies of Vision) appartenente al Centro ICT della Fondazione Bruno Kessler di Trento, diretto da Paolo Traverso.

Con questo lavoro innovativo, chiamato “Deep Neural Decision Forests”, i ricercatori sono riusciti a unificare due tecniche usate nel campo della classificazione automatica delle immagini (“deep network” e “random forest”) e ad ottenere un nuovo sistema che ha prodotto le migliori prestazioni di sempre sui database utilizzati nella comunità scientifica della visione artificiale.

L’Unità di ricerca TeV della FBK, attualmente guidata da Stefano Messelodi, non è nuova a risultati internazionali di primordine.

Uno studio condotto dai ricercatori Oswald Lanz ed Elisa Ricci dell’Unità TeV, in collaborazione con l’Università di Trento, ha sbaragliato la concorrenza internazionale piazzandosi al primo posto fra i lavori presentati durante ACMMM 2015, la più importante conferenza mondiale dell’ambito multimedia, lo scorso ottobre a Brisbane in Australia. In questo caso gli autori avevano presentato un metodo che permette di interpretare con maggior precisione il comportamento e l’interazione tra persone durante un evento sociale. Lo studio scientifico ha proposto un sistema per integrare in modo efficiente le informazioni estratte dalle riprese video di una scena con quelle inviate da sensori indossati dalle persone presenti nella scena stessa.

Sempre l’Unità TeV ha appena ottenuto un finanziamento europeo per “Replicate”, un progetto nell’ambito della realtà aumentata che partirà nel 2016 e che sarà coordinato proprio dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.

(v.l.)


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