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Il software che monitora le scelte dei clienti al supermercato: firmato l’accordo negoziale con la Spindox Labs

12 Ottobre 2017

Il Progetto "Spin Retail" viene svolto in collaborazione con le Unità TeV e E3DA della Fondazione Bruno Kessler

Qual è il comportamento degli utenti-consumatori all’interno di un punto vendita nel mercato al dettaglio e nella grande distribuzione? Lo dirà il sistema hardware e software che la Spindox Labs srl, società del Gruppo Spindox attivo nel settore dell’ICT (30 milioni di euro il volume di affari nel 2016, e circa 450 dipendenti sparsi su sei sedi operative in Italia, tra cui una a Trento, e altre tre all’estero) svilupperà in Trentino grazie ad un progetto di ricerca che ha ottenuto dalla Provincia autonoma di Trento un contributo di circa 760.000 euro (su una spesa prevista e ammessa di 1.241.000 euro). Presso l’Assessorato allo Sviluppo economico e Lavoro è stato firmato l’accordo negoziale da parte del vicepresidente della Giunta provinciale e assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi, l’amministratore unico della Spindox Labs srl ed i rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm.

Spindox Labs srl, costituitasi nell’agosto dello scorso anno, svilupperà sinergie con altre imprese locali, la Fondazione Bruno Kessler e l’Università di Trento. In particolare con il progetto di ricerca “Spin Retail”, sul quale è stato firmato l’accordo negoziale, ci si propone di risolvere le più diffuse problematiche legate alla gestione dei punti vendita quale la prevenzione dei furti, il monitoraggio e l’analisi del comportamento della clientela, utilizzando una sensoristica ad hoc posizionata su scaffali e carrelli. L’accordo prevede, inoltre, una crescita occupazionale che a regime arriverà a 20 unità lavorative, dalle 2 attuali, entro la fine del 2021 e gli impegni a mantenere tale livello almeno fino alla fine del 2024, a formare giovani e a definire un accordo con Agenzia del Lavoro per la selezione del personale. “L’accordo – afferma Olivi – contribuisce a rafforzare il collegamento tra ricerca e imprese locali”.


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