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Mobility Stories: Cecilia Nubola

24 Ottobre 2017

Cecilia Nubola, ricercatrice presso l'Istituto Italo Germanico, racconta il suo periodo in Mobility alla Strathclyde University di Glasgow.

“Il Mobility è una delle iniziative più importanti che propone FBK”.
Cecilia Nubola, ricercatrice presso l’Istituto Italo Germanico della Fondazione Bruno Kessler è da poco tornata dal suo periodo di Mobility presso la Strathclyde University di Glasgow.
“Sono convinta che andare all’estero, confrontarsi con esperienze e contesti nuovi, fare rete, sia una cosa importantissima” afferma.

Cecilia ha partecipato al Mobility Program della Fondazione due volte. Le definisce “due esperienze fondamentali e complementari”, che le hanno consentito, “non solo di creare rete e conoscere un ottimo dipartimento di Storia Orale, ma anche di approfondire un ambito che mi mancava nel primo Mobility e che mi manca a Trento come quello della Didattica”.

Il consiglio ai colleghi, se possibile, è di partecipare all’opportunità offerta dalla Fondazione.
“Certo, ci sono da considerare le situazioni personali e le esigenze di ognuno, ma personalmente mi sento di consigliarlo a tutti quei colleghi che possano fare questa esperienza  – continua –  . Le varie collaborazioni e relazioni che si consolidano in Mobility, poi, sono un patrimonio importantissimo non solo per il ricercatore ma anche per la Fondazione, e possono significare convegni organizzati insieme, progetti piccoli o grandi, possibilità di invitare esperti che si sono conosciuti personalmente durante il Mobility … creare rete, che è quello che serve nel nostro lavoro”.

 


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