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Scienziate, religiose, intellettuali

24 Aprile 2024

Un viaggio fra le ultime proposte bibliografiche degli Annali.Recensioni.Online

Storie di scienza, politica, ambiente, religione: nel nuovo numero di ARO ce n’è per tutti i gusti. È stata pubblicata da poco Annali.Recensioni.Online, la rivista digitale dell’Istituto Storico Italo-Germanico, volta ad ospitare le segnalazioni bibliografiche d’interesse tanto per il pubblico specialistico, quanto per le persone più curiose. A differenza dei numeri precedenti, l’ultimo si apre con uno spazio – da noi chiamato Forum – dedicato a ben due studi incentrati sulla religione e la storia sociale in età moderna: Sacre metamorfosi. Racconti di conversione tra Roma e il mondo in età moderna (Viella, 2022) e Catholic Spectacle and Rome’s Jews. Early Modern Conversion and Resistance (Princeton University Press, 2022).

 

Il primo, raccoglie e analizza sessanta racconti di conversione elaborati in età moderna, come suggerisce già il titolo, organizzati in modo da dividere i soggetti secondo criteri tipologici (ad esempio, Chiara Petrolini cura l’edizione che raggruppa impostori, giovani o giovanissimi, visionari dotti e interpreti). A recensire il volume è Maria Teresa Fattori, la quale evidenzia – fra le altre cose – l’importanza di contestualizzare le conversioni nel quadro delle relazioni politiche e missionarie dell’epoca. Intorno al potere e alle conversioni ruota anche il secondo libro, scritto da Emily Michelson e recensito da Umberto Cecchinato. In Catholic Spectacle and Rome’s Jews l’autrice esplora minuziosamente la pratica dei sermoni di conversione degli ebrei a Roma durante un lungo periodo storico. Dal Cinquecento, infatti, per quasi trecento anni, gli ebrei furono costretti ad ascoltare questi sermoni ogni sabato, subendo umiliazioni e pressioni per convertirsi alla fede cristiana. Una strategia, quella evidenziata da Michelson, adottata dalla Chiesa cattolica per riaffermare il proprio potere e la propria autorità dopo la Riforma protestante.

 

Le cinque sezioni che seguono il Forum non mancano di segnalare altrettanti interessanti volumi. Primo fra tutti, fortemente suggerito da chi scrive, After the Flood di Lydia Barnett, tra le cui pagine spicca la curiosa vicenda di una “speziala” padovana di nome Camilla Erculiani. Così come, ancora per le/gli appassionate/i di storia della scienza unita alla storia di genere, si trovano più avanti le biografie di due donne protagoniste della cultura scientifica italiana nei primi dell’Ottocento: la botanica Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) e l’astronoma Caterina Scarpellini (1808-1873). Entrambe raccontate da Federica Favino in Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento e messe in luce dalla bella penna di Maria Conforti.  

 

Fra quelli recensiti in questo numero, il testo di Barnett non è l’unico a cavalcare l’onda della (non troppo) recente Environmental History. Vicina al tema affrontato dalla storica americana è la raccolta di saggi “Il fuoco e l’acqua”, presentata da Niccolò Caramel, in cui le donne e gli uomini di età medievale e moderna vengono descritti come attori consapevoli, in costante interazione con il mondo circostante sfruttato a loro vantaggio. Delle agentività, si direbbe in sociologia con una cattiva traduzione del più preciso agency. Esseri in grado di generare cambiamenti nell’assetto della natura, scrive Caramel, tanto da contribuire all’insorgere di eventi disastrosi. Insomma, un quadro tematico, quello relativo alla storia ambientale, che nelle proposte di questo mese si completa con la presenza di altri due libri: Il paesaggio agrario italiano, recensito da Roberto Leggero, e Mount Sacred, segnalato da Paolo Costa e scritto da Jon Mathieu, veterano di una Environmental History a carattere puramente alpino. 

 

In fondo a questa prima raccolta del 2024, le lettrici e i lettori particolarmente curiose/i s’imbatteranno in un’ultima biografia femminile intitolata L’infiltrata. A raccontare la storia di Emma Mezzomonti (1903-1969), donna di notevole spessore intellettuale nella cultura e nell’editoria italiane, è Massimo Mastrogregori, la cui ricostruzione sembra non convincere del tutto Albertina Vittoria, recensore del testo.

 

Insomma, senza svelare ulteriori trame, chiunque deciderà di sfogliare il nuovo ARO navigherà in uno spaziotempo sconfinato di storie, ma anche fra questioni teoriche, di metodo e d’insegnamento. Bon voyage!


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